Mattia era un giovane operaio 23enne che lo scorso 29 aprile 2021 è stato ucciso in un cantiere edile della ditta Bordignon Montebelluna (TV). Non è certamente per mera fatalità che un carico di 15 quintali sganciatosi da una gru in movimento lo ha colpito alle spalle uccidendolo sul colpo.
Non tollereremo che anche questa volta, come avviene sempre di fronte alla tragedia infinita dei caduti sul lavoro, la dolorosa morte di un giovane lavoratore venga archiviata come la solita disgrazia accidentale. Non tollereremo che anche questa volta i colpevoli restino impuniti.
Vogliamo impegnarci perché Mattia abbia giustizia, perché la famiglia oltre al terribile dolore della perdita patita non debba subire l’onta di una giustizia negata; sentiamo il dovere di agire affinché quest’ennesimo sacrificio generi una ribellione delle coscienze indispensabile per rompere l’assuefazione che permette ai detentori dei poteri di continuare ad essere sordi e ciechi di fronte a un dramma evitabile.
Il primo impegno che ci assumiamo con questo appello è di mantenere alta l’attenzione per evitare che sulla vicenda cada una coltre di silenzio sotto la quale prevarrebbe ancora una volta il primato del profitto rispetto alla vita delle persone.
Per questo invitiamo tutte le persone sensibili a promuovere momenti di sensibilizzazione sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e a partecipare numerose al presidio che si terrà presso il piazzale del Tribunale di Treviso in occasione della prima udienza del processo, giovedì 26 gennaio dalle ore 9:00;
Nel contempo esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia Battistetti, che si sta facendo carico, con grande generosità e coraggio, di una battaglia importante non solo per avere giustizia per Mattia, ma per tutti i familiari delle vittime da lavoro e tutte le persone che lottano contro la strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori.
Chiediamo giustizia, BASTA MORTI!
Associazione Mattia Battistetti Osv
Rete 6 dicembre
Aderiscono all’appello Articolo21 e il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti