Il Ministro Tajani è soddisfatto perché il Presidente egiziano al Sisi lo ha rassicurato sul caso Regeni (e Zaki). Parole che grondano di ipocrisia bilaterale, perché entrambe le parti – dopo queste formalità – si sono concentrati su cose ben più serie (immigrazzione ed energia). Così, il caso di un cittadino italiano catturato, torturato e ucciso da aguzzini protetti dall’ostruzionismo giudiziario delle massime istituzioni egiziane viene – di fatto – archiviato.