Mentre in Italia va avanti la caccia alle fonti dei giornalisti con l’obiettivo di punire entrambi, qualcosa di molto diverso sta accadendo in altri Paesi, per esempio in Spagna. E infatti gli associati spagnoli della Federazione internazionale ed europea dei giornalisti (IFJ-EFJ) hanno raggiunto un accordo storico con il Governo per regolamentare il segreto professionale e proteggere l’identità delle fonti giornalistiche. L’IFJ e l’EFJ si sono uniti ai loro associati accogliendo con favore il disegno di legge, sottolineando che la protezione delle fonti giornalistiche “è una pietra miliare della libertà di stampa”. C’è voluto un anno di negoziati tra i giornalisti e i gruppi parlamentari ma alla fine il diritto al segreto professionale dei giornalisti, sancito dall’articolo 20 della Costituzione spagnola, sarà garantito ex lege.
La proposta, nota come “Legge sulla tutela del segreto giornalistico professionale”, è stata presentata in Parlamento il 13 dicembre con un emendamento del gruppo parlamentare socialista alla “Legge che disciplina la protezione delle persone che denunciano violazioni della normativa e la lotta contro la corruzione”.
Il testo legislativo garantisce che i giornalisti non siano obbligati a rivelare, a qualsiasi autorità o tribunale, l’identità delle loro fonti o altri fatti o circostanze che potrebbero portare alla loro identificazione e dovrebbe essere approvato nella prima metà del 2023.
In una dichiarazione congiunta, l’IFJ e l’EFJ hanno dichiarato: “Accogliamo con favore questa buona notizia e ci congratuliamo con i nostri affiliati spagnoli per il loro grande lavoro. I giornalisti non devono essere perseguiti per aver protetto l’identità delle loro fonti o chiesto di rivelarle. È essenziale che la legge riconosca il diritto dei giornalisti di proteggere le loro fonti al fine di salvaguardare la libertà di stampa e che i giornalisti possano esercitare liberamente la loro professione”.
(da https://europeanjournalists.org)