La vicenda di Julian Assange e dei suoi Wikileaks desta molto interesse. I documenti segreti pubblicati dal giornalista australiano hanno squarciato il buio su quel mondo dei servizi segreti da sempre evocato ma che con la diffusione dei cablo sono diventati una drammatica realtà.
Ieri sera era piena la sala del circolo Ilva di Bagnoli (a Napoli) per la presentazione del libro di Stefania Maurizi “Il potere segreto”(Chiarelettere editore), collegata via computer ed in procinto di volare a Londra.
Tra i presenti anche Antonio Bassolino, governatore della Campania durante la crisi dei rifiuti del 2008, che ha ricostruito il contesto di un evento finito su tutte le prime pagine dei giornali mondiali e che finì nella rete di Wikileaks per un file con una registrazione audio dell’allora assessore regionale all’ambiente. Bassolino ha rimarcato le responsabilità politiche ed amministrative di quella crisi. Ed ha anche aderito (con Gianfranco Nappi ed altri) alla petizione promossa da Articolo 21 per Assange.
Enzo Nucci ha ricostruito il contesto politico di Iraq e Afghanistan (dove allora era inviato per il Tg3) in cui maturarono gli eventi rivelati dai Wikileaks) ed i riflessi in Kenya e Repubblica Centrafricana del lavoro del gruppo Assange.
Le conclusioni sono state affidate a Vincenzo Vita che ha ricostruito la storia del grande “eversore” dell’informazione che rischia con l’estradizione negli Stati Uniti di essere condannato all’ergastolo e le differenze con analoghi lavori di “controinformazione” negli anni passati.