L’evasione fiscale è incostituzionale, anche perché viola il ‘’dovere inderogabile di solidarietà’’ sancito dall’articolo 2 della Carta. La solidarietà laica è redistribuzione di quote di valore daI più abbienti aI più bisognosI mediante il prelievo fiscale progressivo, necessario ad approntare servizi pubblici essenziali. L’introduzione di tasse PES – piatte e secche (cedole) – ha rotto questo equilibrio costituzionale.
Domanda: ma allora ci sono gli estremi per un ricorso alla Suprema Corte? Sì, ma la cosa è complessa. Un contribuente con busta paga (o pensionato) dovrebbe impugnare la propria ritenuta alla fonte con aliquote progressive, sollevando la disparità di trattamento rispetto a chi paga tasse PES e denunciare l’evidente vizio di progressività. Non è detto che il giudice valuti la questione suscettibile di vaglio costituzionale. Ma a prescindere da questo esito, si aprirebbe comunque una discussione pubblica sul confronto tra prelievi progressivi alla fonte e tasse PES. Una scossa per svegliare intere categorie vessate, ma stordite dal torpore indotto dai bonus sedativi.