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L’Africa e il lento cammino dei diritti umani. Incontro a Roma il 12 dicembre

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In che stato versano i diritti fondamentali nel continente africano? Quali sono gli scenari e le difficoltà cui devono far fronte i difensori dei diritti umani? In che modo le violazioni a cui, donne e uomini, vengono sottoposti, si intreccia al fenomeno delle migrazioni?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi cui cercheremo di dare risposta nell’ambito dell’incontro Africa, il lento cammino dei diritti umani: sfide, prospettive, testimonianze che si terrà il 12 dicembre 2022 a Roma e che si colloca come evento conclusivo del progetto Premio di Laurea ACAT Italia 2022 “Un premio per fermare la tortura e per i diritti dei migranti”. Progetto supportato grazie ai fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.

Una data non casuale ma scelta perché a ridosso del 10 dicembre, Giornata internazionale per i diritti umani e un tema ugualmente non casuale, quello dei diritti umani nel continente africano, in una fase in cui la rotta mediterranea torna a occupare le pagine dei giornali e ad animare il dibattito pubblico in maniera estremamente strumentale e al tempo stesso superficiale, come se dietro il fenomeno migratorio non vi fossero motivazioni ben precise ma anche molto eterogenee.

Secondo il Rapporto 2021/22 di Amnesty international pubblicato a marzo, gli ultimi anni, complice la pandemia da covid19, i conflitti in atto, la forte instabilità politica e sociale, i disastri ambientali, la corsa allo sfruttamento delle materie prime, sono stati segnati da un forte peggioramento in termini di tutela dei diritti fondamentali: dai massacri contro i civili condotti da gruppi armati, anche di matrice terroristica, alla limitazione della libertà di espressione e del diritto al dissenso da parte degli Stati, fino ad arrivare all’uso delle armi contro manifestanti pacifici, alla censura o alla persecuzione di attivisti e difensori dei diritti umani, senza dimenticare poi la difficoltà di accesso alle cure fondamentali, all’acqua, al cibo, o l’aumento della violenza e dei soprusi a danno di donne, bambine e persone Lgbti .

Con i nostri oratori cercheremo dunque di prendere in esame quanto queste violazioni possano essere parte determinante in quella spinta a partire lasciando il proprio paese e i propri affetti, a volte a rischio della stessa vita.

Ci aiuteranno in questo difficile compito: Michel Kalemba, membro di ACAT Repubblica Democratica del Congo, componente del Bureau International della FIACAT ( Federazione internazionale delle ACAT), coordinatore del progetto FIACAT-ACAT RDC contro la detenzione preventiva abusiva e attualmente rifugiato in Francia proprio in virtù del suo impegno a favore dei diritti umani, Lyonel Grassy, Directeur de plaidoyer di FIACAT e attivo su diversi progetti nel continente africano, Suor Paola Vizzotto, missionaria dell’Immacolata, volontaria per molti anni presso le carceri del Camerun e attualmente a Rebibbia e Luca Attanasio, giornalista e scrittore, autore per Domani della newsletter Afriche (l’Africa al plurale). A coordinare gli interventi Massimo Zaurrini, giornalista di Rivista Africa e direttore responsabile di Africa e Affari.

Precederà l’incontro la cerimonia di consegna del Premio di laurea ACAT Italia 2022.


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