Opera immensa fu la traduzione integrale che Raboni fece della Ricerca del tempo perduto di Proust nel 1983 per i Meridiani Mondadori. E andò anche oltre, producendo qualcosa di cui si ebbe all’epoca flebile coscienza: in fondo ai quattro volumi della monumentale edizione il traduttore pubblicò degli Argomenti, brevi riassunti dei tanti episodi che formano l’immensa cattedrale narrativa del francese. Erano pezzi che furono letti appunto come descrizioni sintetiche dei contenuti del romanzo, senza forse rendersi conto della loro gradevolezza narrativa, del nitore con cui Raboni riusciva a introdurre il lettore nella Ricerca. La loro raccolta costituisce oggi un delizioso manuale che agisce come agile esplorazione del grande romanzo, una bussola di orientamento nella sconfinata materia dell’opera. Ma non solo: ne sorge qualcosa di organico, un libro «di Raboni», pagine in cui riesce magnificamente a guidarci – come egli stesso sottolinea in premessa – in quell’«affresco narrativo di straordinaria vastità e complessità» che è la Ricerca. E alla fine s’avvera il piccolo miracolo: il sunto capitolo per capitolo edificato da Raboni diventa a sua volta un bel libro, un piccolo mondo che descrive un grande mondo, e lo fa con uno stile scultoreo certamente distante da quello proustiano, ma capace di donarci un bel libro «a sé stante».
Giovanni Raboni, La “Recherche” di Proust. Episodi e argomenti del romanzo, Milano, Mondadori, 2022.
Il sunto della cattedrale: La “Recherche” di Proust raccontata da Giovanni Raboni