Gli iraniani sono troppo colti per tollerare l’oscurantismo teocratico. A differenza del vicino Afghanistan, in Iran il livello medio di istruzione è decisamente più alto. Questo è un problema per la teocrazia, che si fonda sull’obbedienza a leggi oppressive, che hanno l’unico fondamento nell’essere di provenienza divina. Una spiegazione che ormai si è rivelata la truffa secolare di un clero che autecertifica il proprio potere sacralizzando norme liberticide basate su rivelazioni verticali, che non reggono al confronto orizzontale con le costituzioni democratiche, ben più aderenti al rispetto dei diritti umani.
In questo abuso della religiosità popolare, il cristianesimo non è stato secondo a nessuno. Dal divieto dell’albero della conoscenza fino al primato dei semplici rispetto agli intelligenti, c’è un’apologia dell’ignoranza, che ha sempre visto cultura e scienza come attentati alla verità. Cioè al potere del clero. Per fortuna – e per lotta – oggi il pensiero cristiano più illuminato riconosce il beneficio della laicità per la ricerca spirituale. Manifesto piena solidarietà, quindi, agli iraniani, affinché possano conquistare presto questo equilibrio, presupposto di libertà.
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