Processo a Saviano, udienza rinviata. Pressing sulla modifica legislativa. Giulietti: intervenga l’Europa

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E’ stato aggiornato al 12 dicembre 2022, per essere assegnato ad altro giudice, il processo per diffamazione a mezzo stampa a carico dello scrittore e giornalista Roberto Saviano, dove è presunta parte offesa la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, autrice della querela quando non rivestiva tale carica. All’udienza di martedì mattina davanti al Tribunale di Roma erano presenti  molti giornalisti ed esponenti del mondo della cultura a supporto dell’imputato. In aula tra i banchi del pubblico c’erano il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, e la portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola, oltre ad una delegazione di osservatori di Case Italia che sta seguendo la vicenda al fine di un dossier europeo cui partecipa anche la nostra associazione. “Bisogna dire basta alle querele temerarie con una legge che a questo punto non può che essere indotta dalla Direttiva europea visto che il Palamento italiano non è riuscito a produrre nemmeno una modifica minima che potesse fungere da deterrente contro le azioni legali bavaglio”, ha commentato Giulietti alla fine dell’udienza.

“La querela nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola bastardo è una offesa. Valuteremo comunque se ritirare la querela”. E’ quanto ha invece affermato l’avvocato Luca Libra, legale della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima di entrare in aula.
Oggetto della richiesta di verifica sulla responsabilità penale una frase di Saviano sui migranti.


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