E’ stato impedito l’ingresso alla Camera all’ex leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino. L’estremista di destra, a processo per i fatti che hanno portato all’assalto della sede della Cgil dello scorso anno, voleva partecipare a una conferenza stampa alla Camera per il lancio del partito Italia Libera’, ma il suo nome non è più nell’elenco dei partecipanti. Per questo gli agenti ai varchi della zona di ingresso a Montecitorio non lo hanno lasciato passare. “Oggi sarò alla Camera! Per la libertà, per difendere il mio e nostro diritto a fare politica. Italia Libera rispetta i valori della democrazia e della Costituzione, l’atteggiamento dei nostalgici del ‘900 ci sembra stucchevole e fuori luogo”, aveva detto stamattina Castellino all’Adnkronos. I parlamentari pensino che stanno per portare l’Italia alla terza guerra mondiale e ad una crisi sociale senza precedenti – aveva aggiunto – Noi, nel rispetto dei valori Costituzionali, vogliamo presentare i nostri 7 punti. In Italia tutti possono parlare tranne Castellino? Fino ad oggi sono innocente, non ho condanne definitive”. Successivamente, è scattato il semaforo rosso: “Alle 14 nella sala stampa della Camera di parlerà di politica. E per evitare che l’attenzione generale si concentri sulla presenza di una sola persona, sollevando polemiche e polveroni mediatici, questa persona non sarà in quella sala. Con buona pace del garantismo e delle libertà costituzionali”, le parole del deputato Francesco Gallo all’AdnKronos con riferimento implicito a Castellino. “Quantomeno si eviterà che l’incolpevole Presidente sia bersagliato da chi si sta concentrando sulla ‘caccia al fascista’. Vorrà dire che da domani si tornerà a dibattere sulla maglietta di Enrico Montesano”.
(AdnKronos)