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Allerta Efj su lavoro cronisti a Catania

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Anche la Federazione europea dei giornalisti (Efj) ha preso posizione sui fatti di Catania. Il segretario,  Ricardo Gutierrez, ha annunciato di vere inviato un’allerta al Consiglio d’Europa, per difendere almeno il diritto dei giornalisti a fare il loro lavoro e quello dei cittadini ad essere informati. Questo il testo dell’alert inviato.

“Ai giornalisti è vietato entrare nel porto di Catania per denunciare il trattamento dei rifugiati. Il 5 novembre 2022 a Sergio Scandura, corrispondente senior di Radio Radicale e ad altri giornalisti è stato negato l’accesso al porto di Catania, dove le autorità italiane hanno proceduto allo sbarco selettivo dei rifugiati e dei migranti che si trovavano a bordo di un nave di salvataggio che trasportava 179 passeggeri. L'”Humanity 1″, gestita dall’organizzazione benefica tedesca SOS Humanity, ha detto che le autorità italiane hanno consentito alla nave di attraccare al porto di Catania per sbarcare minori e persone che necessitavano di cure mediche. La ONG tedesca ha contestato la decisione del governo di privilegiare i rifugiati e i migranti “vulnerabili”, affermando che tutte le persone a bordo sono state salvate in mare e anche solo questo fatto le rende qualificate ad essere accolte in un porto sicuro ai sensi del diritto internazionale. Secondo i giornalisti presenti al porto, è stato chiuso anche l’accesso alla stradina sopra il molo di levante, cosa che ha impedito ai cronisti di seguire le operazioni di sbarco. La Federazione europea dei giornalisti (EFJ) denuncia  questo ostacolo al lavoro dei giornalisti, che è simile a quelli decisi in passato da Grecia, Polonia o Ungheria.”


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