Una foto stupenda di Streetart Roma del murales di Marielle Franco realizzato al Quarticciolo, a Roma, da Jorit per il progetto “L’arte non ha sbarre”, nell’ambito del bando della Regione Lazio VitaminaG, vinto dall’associazione “Liberamente” che tiene un corso per le detenute di Rebibbia sul tema della libertà delle idee. Il soggetto dell’opera è stato scelto insieme al Quarticciolo Ribelle, alla Palestra Popolare Quarticciolo e alle detenute coinvolte nei laboratori svolti in carcere dalla Criminologa e responsabile progetti carceri Wilma Ciocci, coadiuvata dalla Psicoterapeuta Emanuela Boille, dai volontari e dagli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud, autrice anche di opere realizzate all’interno del carcere che saranno visibili nei prossimi giorni. Un lavoro di squadra a cui hanno contribuito in modo decisivo, nella casa circondariale di Rebibbia femminile, la direttrice Alessia Rampazzi e l’educatrice Eugenia Fiorillo del carcere di Rebibbia, il Liceo Artistico Enzo Rossi con protocollo che ha consentito alle detenute di ricevere crediti formativi grazie ai laboratori, molto anche la curatrice Oriana Rizzuto e MArteLive , che hanno inserito questi lavori nel contesto di Street Art For Rights. Diritti per cui Marielle si è battuta strenuamente nel suo Brasile e per cui ha sacrificato tutto, persino la sua vita.