Sempre più miliardari arrivano al potere. B., Trump, Blocher (Svizzera), Shinawatra (Thailandia), Piñera (Cile), Macri (Argentina) e ultimo per comparizione Sunak (GB). Non è un fatto ”naturale”. Credo dipenda dall’ammirazione per i ricchi negli strati più influenzabili. Chi ha fatto i soldi – è il pensiero di questi fan – deve avere altrettanta intelligenza per guidare un Paese. Non è così. Anzi, chi ha passato la vita ad aumentare il proprio patrimonio, continuerà a farlo, sempre al limite o oltre il conflitto d’interesse.
Ma ora i billion-leader non hanno più bisogno di entrare nella politica convenzionale per comandare. Come Elon Musk, che ha appena comprato Twitter, dove si creano gli orientamenti politici pulsionali: un potere enorme. Dipende da lui se Trump potrà essere riabilitato dopo l’assalto a Capitol Hill, quando fu bannato dai precedenti manager (tutti licenziati). Un rientro che sarebbe decisivo per le elezioni di midterm con conseguenze globali. E questo gigante del consenso c’è chi ancora lo considera un ”uccellino”.
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