Dragons: un ponte tra passato e presente – TorinoDanza Festival 2022

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La caratteristica del Festiva TorinoDanza di quest’anno è allargare lo sguardo a una visone cosmopolita e internazionale; dopo il Senegal, il Burkina Faso, oggi lo spettacolo Dragons ci porta a oriente, in Corea, con una coreografa rivoluzionaria come Eun-Me Ahn.
Per comprendere questo spettacolo bisogna conoscere la formazione di quest’artista poliedrica: si avvicina alla danza tradizionale coreana da sola ed inizia ad appassionarsi alle pratiche sciamaniche coreane. Studia alla Korean Modern Dance Company, affascinata dalle idee innovative di Isadora Duncan e si diploma a Seul. La sua innata curiosità verso la danza contemporanea la porta a New York alla Tisch School for the Arts dove si diploma e riceve il Prix New York Foundation for the Arts. Nel 2001 diviene amica di Pina Bausch e approda al Festival Wuppertal. Tornata in Corea diventa la direttrice artistica della Daegu Metropolitan City Dance Company; per non perdere questo ponte tra oriente e occidente, dal 2018 è artista associata al Théâtre de la Ville di Parigi.

Eun-Me Ahn ama lo studio e la ricerca con un risvolto sociale e antropologico; il suo ultimo trittico Dancing Teen Teen, Dancing middle-aged men, Dancing Grandmothers, dimostrano come l’età, il tempo, la tradizione e l’innovazione tecnologica siano l’asse portante del suo lavoro.
In Dragons sceglie di indagare la “generazione Z”: il titolo iniziale del progetto era Millenium Baby Project, un mondo omologato e immerso nella tecnologia, smartphone e visual game, e per farlo usa il linguaggio tecnologico delle nuove generazioni.
Malgrado ciò, ricerca nelle diverse tradizioni della danza popolare dell’Asia il file rouge della narrazione. La maggior parte di questi giovani danzatori nasce dalla danza popolare e sullo schermo sono proiettati, in rigorosi costumi tradizionali, ragazzi che portano la storia della Malesia, del Giappone, della Corea del Sud, dell’Indonesia, di Taiwan.
Affonda nelle radici dell’oriente, a noi sconosciuto, la mitologia del Drago, che in Corea e in Cina ricopre molte valenze positive: il guardiano, l’acqua, gli elementi naturali, colui che protegge e li rielabora in un linguaggio contemporaneo.
Un ricchissimo spettacolo multimediale integrato, con video e foto animate registrate, dove la proiezione e il danzatore creano movimenti dentro l’immagine per poi scomparire e lasciare la scena a danzatori virtuali proiettati sullo schermo: un ponte tra ieri e oggi che a noi adulti appare il futuro, mentre per i giovani è il presente.
Eun-Me Ahn crea un nuovo spazio-tempo, uno stargate dove l’iconico Drago si adatta a nuove simbologie per infondere a questi ragazzi il coraggio di affrontare i grandi sconvolgimenti del mondo e la flessibilità e la resilienza necessarie per adattarsi a questi cambiamenti.
La scenografia e i costumi sono i protagonisti della rielaborazione iconografica del mito del drago con tubi argentei, squame scintillanti, lunghissime gonne e tanto tanto colore!

Il perimetro della scena è ricoperto dall’alto da una cascata di tubi elastici, a fisarmonica che molto ricordano nel manto, il costume del Drago folklorico, con cui giocare in ogni modo. Fatti di diametri diversi, non sono solo scenografia passiva ed estetica, ma si indossando come grosse maniche, si usano per amplificare la voce o come prolungamento di braccia e gambe creando immagini metamorfiche. All’interno di tubi più grandi ci si nasconde completamente, muovendosi come un grande vermone con una grande lente che permette di ingrandire solo il viso dei ragazzi, quasi embrioni di futuro.
Gli abiti lunghissimi nascondono degli hoverboard che permettono ai danzatori di attraversare e girare nel palco, alternati a camminate impalpabili e leggerissime con gonne a ruota con le quali le dolcissime danzatrici sembrano volare sul parquet, in un continuo movimento di tessuti.
I veri protagonisti sono questi giovanissimi danzatori, che con una forza esplosiva creano un perfetto connubio tra il movimento delicato e fine delle mani della tradizione balinese (o della danza Butoh) e la danza contemporanea e l’acrobatica, compiendo salti di leggerezza impressionante, il tutto accompagnato da musica elettronica o meglio sintetica.
Bella la presentazione in video della storia di ciascun danzatore, con foto dell’infanzia e dei debutti sul palco e la narrazione registrata della proprie origini e delle aspirazioni per il futuro. Tutta la gioia e la vitalità di chi vuole costruire e conoscere, esplode nel video realizzato nell’acqua in cui i giovani e la stessa Eun-Me danzano con abiti folklorici immersi nella fluidità dell’elemento acqua (simbolo del drago).

Uno spettacolo di continue suggestioni visive, materiali, colori, costumi, stoffe, voci, suoni in cui si configura un una nuova creatura mitica, un Drago trascendente, che può affrontare la paura del destino e creare uno spazio e un tempo dove tutto è possibile
Simbolica è la prima immagine che accoglie il pubblico all’ingresso, sul grande schermo che occupa tutto il proscenio, rasserenato dal canto degli uccellini, un bosco di grandi alberi e siepi capovolto… in cui il vento soffia e muove con leggerezza le fronde e le foglie verso il suolo: geniale!

Torinodanza Festival
7 ottobre 2022
DRAGONS
Prima nazionale

Coreografia/Creazione Eun-Me Ahn
Sul Palco Eun-Me Ahn, Daeun Jeong, Hyekyoung Kim, Jaeeun Kim, Sooeon Choi, Uiyoung Jung, Jaeyun Lee, Yongsik Moon
Sullo Schermo Nur Syahidah Binti Hazmi (Malaisia), Akari Takahashi (Giappone), Jiwan Jung (Corea Del Sud), Siko Setyanto, Dwi Nusa Aji Winarno (Indonésie), Guan Ting Zhou (Taiwan)
Scene e Costumi Eun-Me Ahn
Luci Jinyoung Jang
Musica Young-Gyu Jang
Direzione Video Taeseok Lee
Progettazione Video Taeseok Lee, Minjeong Lee (Addnine)
Direzione Tecnica Jimyung Kim
Squadra Tecnica Thomas Boudic, Yann Champelovier, Taeseok Lee, Alexandre Pluchino
Compagnia Eun-Me Ahn, Gadja Productions
Coproduzione Yeongdeungpo Cultural
Foundation, Busan Cultural Center, Théâtre De La Ville – Paris, Biennale De La Danse De Lyon, Festspielhaus St. Pölten, Les Théâtres De La Ville De Luxembourg, Les Halles De Schaerbeek, National Kaohsiung Center For The Arts – Weiwuying

con il sostegno di Arts Council Korea, Indonesian Dance Festival, Aswara – Akademi Seni Budaya Dan Warisan Kebangsaan, Yokohama Red Brick Warehouse N°1
In tournée con il sostegno di Arko International Arts Exchange Program

Dragons: un ponte tra passato e presente – TorinoDanza Festival 2022


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