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Dal Sacro Convento di Assisi l’appello a unirsi nella preghiera per la pace

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Nel giorno della ricorrenza di san Francesco, i frati minori conventuali esortano a lavorare assieme per la fraternità recuperando lo spirito di cooperazione che ha animato gli operatori sanitari per far fronte alla pandemia:

Un appello a intensificare la preghiera per la pace e l’unità si leva da Assisi in occasione della ricorrenza di San Francesco, la prima dopo due anni di pandemia. L’emergenza sanitaria, che faticosamente si cerca di superare, rappresenta il tema chiave della giornata di oggi che sarà dedicata a quanti si sono dati da fare per fronteggiare la diffusione del Covid. “Pensiamo soprattutto a medici, infermieri e operatori sanitari”, precisano alcuni religiosi del Sacro Convento dialogando con Telepace sul valore dell’appuntamento. I religiosi provengono da diversi paesi del mondo e il loro ricordo è rivolto in modo particolare a quanti in quei mesi bui hanno perso la vita lontano dai propri cari, senza neanche un funerale.

Affidare al patrono d’Italia la vita di tutti

La volontà è di affidare ciascun defunto per Covid a san Francesco, anche online come avvenuto nell’ambito dell’iniziativa “Prega per il mio caro” – condotta in tandem con la CEI – che in questi giorni ha permesso agli utenti di lasciare il nome del proprio familiare e di accendere virtualmente una candela attraverso il sito 4ottobre.sanfrancesco.org. I frati, però, vogliono affidare al santo patrono d’Italia le vite di tutti nella consapevolezza che in tanti sono in arrivo nella cittadina umbra per le celebrazioni cominciate oggi con la memoria del transito di san Francesco. In un tempo segnato da incertezze e paure, i pellegrini domandano soprattutto speranza. E come sempre ad Assisi si risponde con semplicità, nel nome dell’accoglienza e dell’ascolto ribadendo che la condivisione del bene rappresenta il principio base di questo percorso.


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