“Non sono ricattabile” sibila la leader di FDI…chi lo è invece?
Apre scenari inquietanti lo scontro che si sta consumando in queste ore tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi a poche ore dall’ avvio della nuova legislatura, la 19 esima dalla nascita della Repubblica, la prima con una percentuale di parlamentari di estrema destra così elevata. Pietra dello scandalo quel foglietto con gli appunti imbarazzanti di Berlusconi su Giorgia Meloni irritato per i ripetuti no ricevuti alle sue richieste di concedere un ministero alla sua fedelissima Licia Ronzulli.
“Ha un comportamento supponente arrogante prepotente offensivo-aveva scritto Berlusconi aggiungendo una cancellatura sulla parola ridicola – E’ una con cui non si può andare d’accordo”. Parole durissime alle quali stasera la presidente di Fratelli d’Italia ha risposto con altrettanta durezza dopo essere rimasta in silenzio tutto il giorno: “Manca una cosa tra le cose scritte da Berlusconi: non sono ricattabile”. Cosa avrà voluto dire? Ignazio Maria Benito La Russa neo presidente del Senato, eletto con i misteriosi voti di qualcuno nelle fila dell’opposizione, consiglia Berlusconi di dire che i suoi appunti sono dei fake, ma Berlusconi tace a conferma forse che quanto scritto corrisponda al suo pensiero.
Sarà difficile ricucire tra i due proprio adesso che si dovrebbe trattare per arrivare in tempi rapidi alla formazione del nuovo governo, il primo probabilmente guidato da una donna, Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia sembra avere trovato una maggiore sintonia con Salvini dopo l’elezione del leghista ultracattolico e ultraconservatore Lorenzo Fontana a presidente della Camera. Obiettivo del Capitano è di portare a casa ministeri di peso, ma Giorgia Meloni può fare a meno di Berlusconi che mediterebbe di presentarsi alle consultazioni dal capo dello stato sganciato dai suoi alleati di coalizione? Cosa accadrà in Forza Italia? Si avvia verso un’altra scissione, con i cosiddetti falchi attorno al vecchio leader sempre più sul viale del tramonto?
Si sapeva che l’alleanza di destra-centro fosse di pura facciata e che il maggiore consenso ottenuto da Meloni creasse mal di pancia tra i suoi compagni di viaggio. Non ci si aspettava però che i malumori esplodessero subito e in maniera così clamorosa. Non fa bene al paese questa tensione in un momento così drammatico con una guerra in Europa, i costi esorbitanti dell’energia, le difficoltà di aziende e famiglie. E’ meglio che si diano tutti una regolata e pensino più ai problemi degli italiani mettendo da parte narcisismi e maschilismo da quattro soldi. Dobbiamo solo sperare che Giorgia Meloni riesca a formare ” un governo il più autorevole possibile” come ama dire lei. Un suo fallimento in questo momento, sarebbe infatti il fallimento del nostro paese. Un consiglio anche ai due neopresidenti di Camera e Senato, figure divisive per la loro storia personale. Tenete bene in mente e fate rispettare la Costituzione che dà pari diritti a tutti ed è ANTIFASCISTA. Voi dovreste esserne i garanti, anche se si stenta a crederlo.
(Nella foto Silvio Berlusconi)