“’ Vedi come devi fare la fine di tua sorella…fai molta attenzione’. E’ la minaccia, infame, che mi è giunta via social”. Il giornalista e parlamentare uscente Sandro Ruotolo ha denunciato sui suoi canali social quanto avvenuto nelle ultime ore, ossia una minaccia grave piombata negli ultimi giorni di campagna elettorale. Un fatto gravissimo che mina la libertà in un contesto molto delicato qual è appunto quello della campagna per le politiche. Ruotolo è già sotto scorta da anni per le minacce di morte arrivate dal clan dei casalesi, di cui si è a lungo occupato come cronista.
Nel messaggio minatorio c’è un errore e lo spiega lo stesso giornalista.
“Il riferimento e’ a mia cugina, Silvia Ruotolo, una delle tante, troppe vittime innocenti uccise dalla camorra. – ha scritto in un post – Lo sapevo che prima o poi si sarebbero fatti sentire. Mi sono candidato nel collegio uninominale della Camera di Torre del Greco, territori difficili dove a distanza di cento giorni sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose due Consigli comunali, quello di Castellammare e quello di Torre Annunziata. Oggi, a quattro giorni dal voto, evidentemente ci sono ambienti, personaggi che sono infastiditi dal fatto che in questa campagna elettorale continuo a parlare e denunciare la camorra. Questa minaccia via web, l’ho vissuta come se fosse stato un pugno nello stomaco. Io, come sempre, nonostante le minacce, mi sento un uomo libero. E non tacerò”. Moltissimi i messaggi di sostegno, tra i primi quello del Presidente uscente della Camera dei Deputati, Roberto Fico: “Abbiamo tutti il dovere di mantenere alta l’attenzione sulla lotta alle mafie, in Campania come in tutto il Paese. Sono certo che le minacce non scalfiranno il suo impegno”. “Siamo dalla parte di Sandro Ruotolo, costretto ad una vita sotto scorta per aver illuminato le terre inquinate dalla camorra”, ha scritto il Presidente della Federazione Nazionale della stampa, Giuseppe Giulietti
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