L’Ungheria non rispetta i requisiti per essere considerato uno Stato democratico. Lo decide il Parlamento Europeo, alla luce di come Orbàn opprime minoranze, stampa e dissidenti. Fin qui la sorpresa è relativa, visti i richiami europei già inviati a Budapest, per aver coperto con una democrazia formale una dittatura di fatto (”democratura”). Quello che invece colpisce è l’eurovoto contrario di Lega e Fratelli d’Italia, cioè la stessa destra che ha probabilità di governare. La preoccupazione è che i fratello-leghisti vogliano replicare il modello Orbàn in Italia: chiusura di giornali e radio dissidenti, licenziamento di magistrati e dipendenti pubblici non conformi, oppressione delle minoranze sessuali e brutale respingimenti dei migranti.