Iran, picchiata a morte perché indossa male il velo

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Passano gli anni e mi rendo conto che il mio attivismo è servito a ben poco. Anni di proteste contro il regime in Iran, fiumi di parole con le denunce da parte di donne iraniane che mi chiedevano di essere la loro voce, studentesse che mi imploravano di raccontare i soprusi e le discriminazioni nei loro confronti. Tutto questo non è servito a un bel niente. Oggi mi ritrovo per l’ennesima volta con le lacrime agli occhi a raccontare di una giovane donna, ora in coma, picchiata dalle autorità iraniane perché non indossava correttamente il velo islamico.

Assurdo, no? Se pensiamo che la Nasa ha dichiarato di aver trovato possibili tracce di vita su Marte e e noi che ancora raccontiamo la morte nella Repubblica Islamica dell’Iran di una ragazza solo perché non ha indossato correttamente un pezzo di stoffa.
Evidentemente c’è qualcuno che non ha interesse al progresso della nostra civiltà.
Si chiama Masha Amini, ha solo 22 anni, è originaria di Saqqez, nella provincia del Kurdistan. Martedì scorso 13 settembre era insieme ad alcune amiche e famigliari a far visita a Tehran ad alcuni parenti.

Il suo velo islamico era indossato male e la polizia morale che gira per le strade di Tehran per controllare se le donne ne siano provviste o meno, l’ha caricata su una camionetta ed ha iniziato a picchiarla. A quanto si apprende, l’hanno trasportata in un centro di detenzione di Vozara, come fosse colpevole di chissà quale orrendo reato. L’hanno torturata, le hanno fracassato la testa fino a provocarle una commozione cerebrale. È in coma, ma mentre scrivo il suo cuore ha smesso di battere. L’immagine di questa giovane donna con il volto tumefatto, con i tubi attaccati e i suoi capelli finalmente liberi fa più male che vederla in una bara.

In questa immagine c’è tutta la brutalità di un regime che non ama i suoi giovani, che non ama la civiltà, tantomeno la libertà. Oggi la mia rabbia è diversa da quella del passato. Qualche volta davvero avevo avuto la percezione che in Iran qualcosa potesse cambiare. E invece era solo un’illusione, l’utopia di un cambiamento del sistema. Ma ‘quel sistema’ fatto di totale violazione dei diritti umani e civili della popolazione non cambia. Probabilmente non cambierà nemmeno con la morte del Leader Supremo Ali Khamenei di cui proprio in questi giorni era girata la notizia della sua imminente morte.


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