Dopo il discorso di Putin, fuga di massa da Mosca

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Biglietti aerei da Mosca a Belgrado o Istanbul, via Emirati Arabi, a 6-8mila euro. Voli in uscita dalla Russia per l’Armenia, la Georgia e altri paesi del Caucaso, a prezzi inavvicinabili. La fuga dei russi è iniziata ieri, già due ore dopo la fine del discorso di Putin in cui ha annunciato la mobilitazione. Mentre a Belgrado ucraini, russi e serbi hanno manifestato contro la mobilitazione e per la pace.

Nel discorso pronunciato alle 9 (ore 8 in Italia) di ieri mattina  , il presidente della Federazione russa ha ricordato i motivi delle decisioni prese negli ultimi mesi, dopo che “già nel 1991 sono riusciti a smembrare l’URSS e ora è arrivato il momento di smembrare la Russia, divisa in piccole regioni in conflitto tra loro. Sono piani che hanno da lungo tempo, alimentando bande di terroristi internazionali nel Caucaso, hanno rafforzato le infrastrutture militari fino ai confini del nostro paese, hanno fatto propria arma la totale russofobia”.

Dopo aver espresso totale sostegno alla richiesta di aiuto pervenute dai territori delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e dell’Oblast di Kherson e precisato che la Federazione russa farà di tutto per “assicurare lo svolgimento pacifico del referendum”, Putin ha annunciato la mobilitazione parziale di 300mila riservisti.

“Oggi le nostre forze militari si stanno confrontando su mille km di fronte contro le forze neonaziste ucraine ma di fatto con tutta la macchina bellica dell’occidente. Pertanto siamo costretti ad adottare la seguente decisione: per la difesa del nostro popolo, per la difesa della nostra sovranità, ritengo necessario appoggiare la decisione del ministero della Difesa e dello Stato maggiore di introdurre nella Federazione russa una parziale mobilitazione, ossia dei cittadini che al momento sono già parte delle riserve. Innanzitutto, coloro che hanno svolto il servizio militare nelle forze armate, che hanno già specializzazione, preparazione ed esperienza. Prima di essere mandati al fronte svolgeranno un’ulteriore formazione e addestramento obbligatori. Il decreto per la mobilitazione parziale è stato già firmato, le iniziative per la mobilitazione inizieranno a partire da oggi, 21 settembre.”

Nell’arco di due ore dalla fine del suo discorso alla nazione, i voli da Mosca verso paesi in cui non è interdetto lo spazio aereo o dove non è richiesto il visto, si sono riempiti e i prezzi dei voli sono saliti alle stelle.

Ad esempio, da Mosca per Belgrado e Istanbul, via Emirati Arabi i prezzi vanno dai 6 agli 8mila euro. Ma sono aumentati anche quelli verso altri paesi come Turchia, Armenia e Georgia – dove già nei mesi scorsi era aumentata notevolmente la presenza di persone che avevano lasciato la Russia – ma anche Azerbaijan, Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan.

Immediata la reazione della diaspora russa e ucraina che vive a Belgrado. Circa 300 persone, tra ucraini, russi e serbi, sono scese in piazza a manifestare in Piazza della Repubblica, poi spostandosi simbolicamente davanti all’Hotel Mosca, per la pace e contro la mobilitazione. “Ho colto preoccupazione e commozione, ma anche rabbia, nelle persone che erano in piazza a manifestare accanto a me”, ha dichiarato a OBCT Massimo Moratti, esperto di diritti umani e che vive a Belgrado da lungo tempo. “Alcuni hanno anche espresso grande preoccupazione e timore che Belgrado decida di rimpatriare la diaspora russa già arrivata o in arrivo”.

Foto © M.Moratti

Fonte: Balcani Caucaso


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