Appuntamento a Venezia, in campo Manin, alle 10.30, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che «l’informazione e la sua autonomia e indipendenza sono beni comuni da tutelare stringendo un patto con i lettori/cittadini al fine di consentire ai giornalisti di informarli».
Chi ha paura delle notizie? I giornalisti veneti scendono in campo per il diritto-dovere di cronaca a Venezia il prossimo 21 settembre, «come da mandato ricevuto nell’ultimo direttivo regionale Sgv alla presenza – spiega il Sindacato giornalisti Veneto – del presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti e del presidente dell’Odg nazionale Carlo Bartoli, per l’organizzazione di una manifestazione a livello veneto di protesta contro i “bavagli alla stampa”». Il ritrovo è in campo Manin, alle 10.30, nei pressi della sede della Procura generale.
«L’iniziativa – prosegue l’Assostampa – nasce dall’esigenza segnalata dalle redazioni e dai singoli cronisti di trovare una interlocuzione costruttiva con la magistratura che, in particolare dopo l’introduzione del decreto 188/21, cosiddetto Cartabia, sulla presunzione di innocenza, nei fatti in molti casi sta impedendo di esercitare il diritto di cronaca per quanto riguarda sia la diffusione delle notizie che la verifica e il riscontro delle stesse».
Fnsi e Ordine – ricorda ancora Sgv – hanno preso più volte posizione sul punto, con interventi a livello istituzionale e con un esposto presentato alla Commissione europea, denunciando come in Italia esistano applicazioni assurde delle nuove norme, arrivando in alcuni casi addirittura al divieto di fare conoscere le notizie di cronaca nera.
«Cosa centra l’incidente stradale o l’omicidio con la presunzione di innocenza?», chiedono i rappresentanti dei giornalisti veneti. «È necessario – incalzano – che si torni a un rapporto professionale aperto e franco fra procuratori e giornalisti, nell’ottica di raggiungere l’obiettivo di un’informazione tempestiva e corretta rispetto alla quale, nell’interesse della collettività, è fondamentale l’immediatezza della verifica delle notizie. I magistrati sono chiamati ad amministrare la giustizia in nome del popolo italiano, al quale devono rispondere anche in termini di confronto con la stampa».
Con la mobilitazione del 21 settembre, «si intende ribadire che la comunicazione giudiziaria sia a favore dei cittadini, e non si nasconda dietro al dito della presunzione di innocenza che nulla ha a che fare con la circolazione delle notizie. La manifestazione – conclude il Sindacato giornalisti Veneto – ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che l’informazione e la sua autonomia e indipendenza sono beni comuni da tutelare stringendo quindi un patto con i lettori/cittadini al fine di consentire ai giornalisti di informarli quale loro stessa garanzia di trasparenza».