La sera del 5 settembre del 2010 il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, viene ucciso a colpi di arma da fuoco. Ci sono voluti 12 anni di indagini fatte di troppi silenzi, ritardi e depistaggi per arrivare, a luglio del 2022, ad una svolta. Oggi sono indagate per quell’attentato nove persone, tra cui tre carabinieri. Dario Vassallo, il fratello del sindaco pescatore di Pollica, è candidato alla Camera dei Deputati con il Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale Campania 2-07, ovvero nell’area del Cilento. Nell’intervento che segue spiega perché si è candidato e ripercorre gli anni terribili di un’inchiesta con troppe ombre, politiche e non solo.
La mia candidatura parte da lavoro fatto in questi 12 anni in cui ci siamo accorti che l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, ha due componenti. C’è una responsabilità malavitosa, delinquenziale, camorristica e una responsabilità politica e questo è documentata dal fatto che sia in vita che dopo la morte prima hanno ostacolato Angelo e poi hanno ostacolato il percorso della Fondazione, che non era un percorso strano, bensì volto a cercare la verità su chi avesse ucciso il sindaco, dunque su chi avesse ucciso lo Stato. Dunque la politica, per il momento, ha grosse responsabilità morali ma nelle carte ci sono cose, perché il giovedì prima della morte di Angelo ci fu una cena a Vallo della Lucania, cui parteciparono diversi politici. La mia candidatura come esterno a Movimento 5 Stelle è una candidatura che va contro la politica, che non solo ha ostacolato Angelo in vita ma ha ostacolato la ricerca della verità in questi 12 anni, quindi è semplice spiegare perché mi sono candidato. Io son qui non certo per cercare notorietà, la vorrei regalare a qualcuno ma io non trovo nessun che si prende questo fardello e lo porta avanti per 12 anni. Abbiamo sacrificato gli anni migliori di una vita professionale, sacrificato figli, famiglia, i rapporti sociali, ho litigato con i miei parenti e di Angelo, ci siano isolati io e mio fratello Massimo perché la verità si cerca rompendo ogni legame, questa candidatura va contro quel sistema politico che per due anni consecutivi il 5 settembre ha organizzato a Pollica la Sagra del pesce tramite il sindaco Stefano Pisani iscritto al Pd, renziano della prima ora. Questa politica va contro quel sistema politico. Penso alla Sagra del Pesce e a quella dei fichi organizzata sempre il 5 settembre dal sindaco di San Mauro Cilento. E’ una cosa vergognosa che deve essere conosciuta da tutti gli italiani. Poi tra i nuovi indagati ci sono tre imprenditori di Acciaroli i fratelli Palladino, uno dei quali è titolare del residence Tre Palme. Domenico Palladino è stato consigliere comunale per 10 anni con l’attuale amministrazione, retta ancora da Stefano Pisani, quindi che volete dire della mia candidatura? Se ancora alcuni giornalisti inzuppano il pane sulla mia candidatura significa anche che qualcuno sta dall’altra parte, quindi ribellatevi a questa vergogna anche sociale, perché non c’è più scampo, anche perché ognuno che prende una posizione sarà additato se sta dalla parte giusta o da quella sbagliata. Io e mio fratello Massino siamo dalla parte giusta, ci dispiace chi per 12 anni ha ostacolato questo percorso. Le responsabilità morali diventano responsabilità oggettive. Responsabilità ci sono anche da parte della magistratura, da parte di alcuni magistrati di Vallo della Lucania che saranno da noi seguiti nel corso della loro vita finché non avremo giustizia perché non si è trattato di distrazioni ma di depistaggio. Non c’è pietà per nessuno, non c’è pace per nessuno finché noi vivremo.
(Foto tratta dalla pagina Facebook di Dario Vassallo)