A Bologna il 15 e 16 settembre docenti universitari, critici, organizzatori culturali ricorderanno la figura e l’opera di Christian Boltanski in un convegno organizzato dal “centro internazionale di Studi umanistici Umberto Eco” (via Marsala) dell’Università di Bologna con l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.
Christian Boltanski è il grande artista che ha con la sua istallazione “A proposito di Ustica” al Museo per la memoria di Ustica ha dato futuro alla memoria delle 81 vittime innocenti.
E’ stato un artista di fama internazionale che ha visto sue opere ospitate in tutti più importanti musei del mondo, ma il convegno vuole sottolineare anche il suo stretto rapporto con la città di Bologna: un legame che inizia già nel 1997 con la sua prima mostra in Italia “Pentimenti” a Villa delle Rose curata da Danilo Eccher.
Punto centrale del legame con Bologna è stata l’adesione alle sollecitazioni dell’Associazione e poi la realizzazione dell’istallazione “ A proposito di Ustica” per il Museo per la memoria di Ustica-Museo che diventa una delle rarissime testimonianze “permanenti” dell’opera dell’artista francese e al quale è sempre stato profondamente legato.
Il rapporto con l’Associazione che sarà poi negli anni al centro della sua attenzione fino a tutti gli interventi del 2017: un vero e proprio “soggiorno bolognese” con un progetto speciale che ha veramente travalicato le pareti del Museo per coinvolgere l’intera città, periferie incluse.
Infatti se nei locali del Mambo abbiamo avuto la grande mostra antologica, “Anime di luogo in luogo”, ancora a cura di Danilo Eccher, abbiamo avuto una meravigliosa istallazione- spettacolo “Ultima” all’Arena del Sole oltre all’omaggio a Bologna, medaglia d’oro della Resistenza, con Billboards che ha portato le immagini, gli sguardi dei partigiani caduti nella grandi arterie del traffico cittadino.
Sottolinea Daria Bonfietti “Cristian Boltanski ha dato, con la sua arte, futuro alla memoria delle innocenti vittime della Strage e sento il terribile compito di ringraziarlo continuando a tener vivo il suo ricordo , la sua arte, la sua generosità e il suo amore per la nostra città.”
Porteranno il loro contributo al Convegno figure importanti per il panorama artistico francese che hanno avuto un profondo rapporto con Boltanski: da Bernard Blistene, ex direttore del Pompidou a Annalisa Rimmaudo attualmente al Pompidou a Chiara Parisi direttrice del Pompidou Metz .
Porterà una testimonianza Franck Krawczyk che ha accompagnato con la musica molte opere dell’artista anche in Italia, dai Teatri di Reggio Emilia, all’Arena del sole oltre proprio al Pompidou.
Per parte italiana saranno presenti eminenti studiosi da Danilo Eccher critico e docente a Torino, che ne ha curato le mostre italiane, a Federico Vercellone, università di Torino, Angela Vettese, IUAV Venezia, Lucia Corrain , Bologna, Ugo Volli, Torino oltre a Flavio Favelli e Nanni Menetti e Massimo Marino.
Significativa la partecipazione dell’Arcivescovo di Bologna il cardinale Matteo Zuppi,che nutre una particolare considerazione per il Museo e ha, fra l’altro, dialogato con Boltansky in un incontro all’Accademia di Belle Arti.
Con il convegno si chiudono le iniziatibe per il 42 anniversario della Strage di Ustica (27 giugno 1980) che a un anno della scomparsa hanno in particolare ricordato Boltanski.
Hanno reso omaggio all’artista, con un ricordo appassionato “Missing”, studenti del liceo Copernico diretti da Bruno Capagli de “la Baracca Testoni” .
Si è avuta, proprio davanti al Museo, la lettura, interprete l’attrice Elena Bucci, de” Il nascondiglio” di Cristofer Boltansk alla presenza dello stesso autore.
il romanzo racconta la vicissitudini di una famiglia di ebrei , l a famiglia Boltansky appunto, dalla emigrazione dall’Ucraina all’inizio del secolo, fino alla vita nella Francia occupata dai nazisti e poi nel tormentato dopoguerra.
Intanto Rai doc sta realizando un documentario sul Museo e la presenza di Boltanski a Bologna
Andrea benetti
Associazione parenti delle Vittime della Strage di Ustica