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Una manifestazione nazionale a difesa dell’Articolo 21 della Costituzione e per il diritto dei cittadini a una informazione puntuale, completa, professionale? La proposta del presidente della Federazione nazionale della stampa, Giuseppe Giulietti, è una provocazione interessante e una possibilità su cui riflettere.
E così l’idea di concretizzare l’iniziativa prima del 25 settembre, all’interno del percorso che condurrà alle elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
L’obiettivo? Intercettare una circostanza politica favorevole allo sviluppo di un confronto da proseguire, a urne chiuse, nelle sedi istituzionali. Con chiarezza ed equidistanza.
I temi sottolineati da Giulietti – giornalismo di inchiesta, tutela delle fonti, equo compenso, querele bavaglio, rapporto tra presunzione di innocenza e diritto di cronaca – sono decisivi per il futuro del giornalismo di qualità nel nostro Paese a garanzia e di cittadine e cittadini. E non sono i soli: la professione sta mutando, rapidamente, inesorabilmente. Interpretare i cambiamenti in atto è la prima responsabilità. Precarizzazione, evoluzione dei media, nuove figure professionali all’interno e all’esterno delle redazioni, gli effetti della crisi persistente dell’editoria… l’elenco è parziale, ma può essere riassunto nella generale necessità di ritrovare le coordinate di uscita dalla tempesta, per fare rotta verso una possibile, innovativa fase di sviluppo del sistema dell’informazione in Italia.
Non mancano energie per offrire alle interlocuzioni politiche e istituzionali competenze, idee, proposte, ponendo innanzitutto a servizio di ciascuno lo strumento di sintesi rappresentato dai Coordinamento degli enti dei giornalisti italiani: Ordine, Federazione della stampa, Casagit salute, Istituto di previdenza, Fondo per la pensione complementare. Insieme – ciascuno con le proprie competenze, sensibilità, funzioni – per raccogliere la provocazione e cogliere la possibilità. Insieme per elaborare un’idea che non prescinda dalle esperienze e sia capace di rilanciare il dialogo con le istituzioni, frantumare gli schemi, affrontare le troppe emergenze, spingere lo sguardo oltre le difficoltà e immaginare un domani da costruire già oggi.
Gianfranco Giuliani, Presidente Casagit Salute
