Lecce, emittente locale nega intervista al sindaco di fede politica diversa dall’editore e scoppia il caso.
A stigmatizzare l’accaduto, contrario ai principi di libera corretta informazione, è proprio il primo cittadino di Lecce Carlo Salvemini attraverso la sua pagina Facebook a poche ore dalla conferenza stampa per la presentazione della festa patronale dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato.
Per l’occasione infatti, la troupe televisiva di TeleRama, con sede a Lecce, il cui editore è attualmente consigliere regionale di centro-destra, ha avuto l’indicazione di intervistare solo il vescovo del capoluogo salentino ma non anche il primo cittadino, di centro-sinistra.
Il vescovo, monsignor Michele Seccia, davanti all’accaduto, ha proibito espressamente all’emittente di mandare in onda la sua intervista, schierandosi apertamente a sostegno dell’informazione libera, plurale, corretta.
Una presa di posizione pubblica, ferma, forte.
“Da anni si pone il problema di un uso politico dell’emittente che pur utilizza frequenze pubbliche, riceve cospicui finanziamenti statali, eroga un servizio pubblico quale dovrebbe essere l’informazione televisiva.- spiega il sindaco Salvemini -. Per me non si è trattato di una sorpresa, purtroppo. Non è la prima volta che accade ed è ormai dal 2019 che insieme ai miei assessori siamo praticamente ignorati dall’emittente, che pure non manca di trattare temi di attualità cittadina, come sanno o notano quanti seguono i loro notiziari informativi”.
Ieri alla fine della conferenza stampa sulla Festa di Sant’Oronzo convocata dal Comune e svoltasi nel Palazzo di Città “la troupe di Telerama ha chiesto di poter fare interviste esclusivamente a Sua Eccellenza il Vescovo.
Dopo le risposte, telecamere e microfono si sono spenti. Alla sua domanda rivolta alla troupe: “E al sindaco non chiedete nulla?”, la replica imbarazzata: “Abbiamo queste disposizioni”.
Monsignor Seccia, di fronte all’accaduto ha reagito con determinazione: “È una vergogna. Un’offesa all’istituzione. Vi proibisco di trasmettere la mia intervista”.
Nel notiziario trasmesso è andato in onda un breve servizio che dà conto prevalentemente del programma religioso della Festa di S’Oronzo, che ritorna in città dopo due anni di forzata assenza a causa della pandemia. Nessun dettaglio su quello civile. Nessuna dichiarazione dei rappresentanti delle massime istituzioni civili e religiose, sindaco e vescovo. Nessun cenno a quanto accaduto.
“È arrivato il momento di una riflessione sul doveroso rispetto dell’equilibrio che i concessionari radiotelevisivi devono assicurare – per legge – ai cittadini nel momento in cui scelgono di proporsi come testata giornalistica e di fare informazione attraverso i telegiornali” conclude il sindaco.
Della vicenda sono stati informati l’ordine dei giornalisti e il sindacato dei giornalisti.