Titolato sobriamente “Maigret” – sufficiente il richiamo al popolarissimo commissario – dal prolifico regista parigino Patrice Leconte, il film è il libero adattamento del romanzo “Maigret e la giovane morta”, pubblicato nel 1954 dal grande scrittore belga Georges Simenon. Patrice Leconte nel 1989 si era già distinto traducendo sullo schermo “L’insolito caso del dottor Hire”, uno di quei “romans durs” con cui Georges Simenon raggiunse le vette letterarie più alte.
Pur distaccandosi dal testo originale, Leconte lascia nella storia i connotati del Maigret caro al grande pubblico: il pachidermico Gerard Depardieu riesce a infondergli il giusto spirito di umanità, simpatia, rassegnazione, fatica e dubbi. Il film racconta di una minorenne arrivata dalla provincia a Parigi alla ricerca di una vita migliore che, noleggiato un abito da sera, si presenta a un ricevimento altolocato, dove è accolta dai padroni in malo modo ed è invitata ad andarsene. Quella notte verrà trovata morta in seguito a numerose coltellate.
Chi dovrà occuparsi del caso è ovviamente Maigret, alias un convincente Gerard Depardieu, che del cadavere sconosciuto e senza documenti non sa nulla: è un’anima persa come molte giovani, graziose e sprovvedute, giunte nella ville Lumière. Spinto da un sentimento che sul viso di Depardieu assume i connotati della pietà, Maigret accompagna lo spettatore alle origini del mistero attraverso situazioni che, aprendosi come matriosche, rivelano una realtà drammatica e plausibile raccontata in modo classico e coinvolgente.
Nella cornice di atmosfere parigine che aggiungono charme alla vicenda, Leconte costruisce un film che – come Simenon che non ha una parola di troppo – si snoda lineare, privo di tempi morti e passaggi poco comprensibili. Anche la sua vita familiare è descritta con semplicità, pochi dialoghi significativi tra il commissario e la consorte danno il polso della loro vita coniugale.
Gli interpreti rendono vivi i personaggi attraverso vezzi e abitudini, mai calcate e credibili. Soprattutto Patrice Leconte e Gerard Depardieu hanno reso bene un Maigret che, come lui stesso dice, cerca di “scoprire la verità senza fare troppo male a nessuno”, con colpevoli preterintenzionali e tremendamente umani nella loro disumanità. Galleria di protagonisti con uno spessore psicologico al quale George Simenon deve gran parte del successo.
Data di uscita:15 settembre 2022
Genere:Giallo
Anno:2022
Regia:Patrice Leconte
Attori:Gérard Depardieu, Aurore Clément, Mélanie Bernier, Jade Labeste, Anne Loiret, Clara Antoons, André Wilms, Hervé Pierre, Pierre Moure, Bertrand Poncet, Elisabeth Bourgine, Philippe Du Janerand, John Sehil, Norbert Ferrer
Paese:Francia
Durata:89 min
Distribuzione:Adler Entertainment
Sceneggiatura:Patrice Leconte, Jérôme Tonnerre
Musiche:Bruno Coulais
Produzione:Ciné@, F Comme Film, SND Films, Scope Pictures