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La nervosa e lugubre reazione dell’Ambasciata Russa all’inchiesta di Repubblica. Con tanto silenzio attorno

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Un’inchiesta del quotidiano Repubblica realizzata in collaborazione con Bellingcat, Der Spiegel e Insider ha raccontato la storia di Olga Kolobova, spia dei “servizi di informazione” dell’esercito russo che agiva sotto il nome di Maria Adela Kuhfeldt Rivera. E’ emerso che la donna ha lavorato sotto copertura in Italia  tra il 2006 e il 2018, in particolarmente a Napoli. La notizia, pubblicata in apertura dal quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, ha provocato una reazione scomposta dell’Ambasciata russa a Roma, una vignetta con un uomo seduto su una panchina che si guarda attorno spaventato e al suo fianco c’è un altro uomo con pistola e ombrello; dietro di loro si vedono due icone tipiche della spia anni Settanta. La vignetta che accompagna il disegno dice: “Se vedi gli 007 russi ovunque, forse leggi troppo la Repubblica…”. Nulla a che vedere con la diplomazia, piuttosto un modo per irridere al lavoro d’inchiesta di Repubblica e firmato da Floriana Bulfon, una cronista che si è occupata di moltissimi casi delicati e che in questo reportage ha lavorato con colleghi europei. Ciò che stupisce oltremodo è il fatto che  nessun altra ambasciata russa dei Paesi europei in cui hanno sede gli altri giornali che hanno pubblicato lo stesso articolo ha detto alcunché. Solo in Italia è potuto succedere che i diplomatici di un altro Paese  abbiano deriso il lavoro giornalistico e il ruolo stesso dell’informazione, senza che ci siano state reazioni indignate, a parte poche eccezioni come quella della Fnsi. La Russia è probabilmente consapevole della debolezza dell’Italia in questo momento, che precede elezioni dalle quali potrebbe uscire vincitrice una coalizione di partiti in cui molti mostrano benevolenza e amicizia con la Russia. Dunque sbeffeggiare uno dei maggiori organi d’informazioni italiani è possibile. Infatti è accaduto.

“L’ambasciata russa in Italia si affida a una lugubre vignetta per ironizzare sulla nostra inchiesta sullo spionaggio del Cremlino in Italia. Identificando i nostri lettori con un’immagine che somma tutti gli stereotipi più negativi sugli italiani. Sarebbe stato piuttosto preferibile ricevere dall’ambasciatore Razov e dai suoi collaboratori dei commenti alle nostre dettagliate rivelazioni, per rispondere ai legittimi interrogativi sulle attività illegali svolte nel nostro Paese dalla cittadina russa Olga Kolobova, alias Maria Adela Kuhfeldt Rivera, e sul perché Mosca stia dedicando così tante risorse a spiare l’Italia. Ma anziché rispondere alle nostre domande, la scelta dell’ambasciata russa è stata di affidarsi alla propaganda più dozzinale”, questo l’editoriale di Repubblica a proposito della vignetta.

“Invece di affidarsi all’inutile ironia e alla propaganda sarebbe stato più interessante ed opportuno rispondere nel merito alle rivelazioni di un’inchiesta giornalistica internazionale e ai legittimi interrogativi sulle attività illegali svolte nel nostro Paese dalla cittadina russa Olga Kolobova, alias Maria Adela Kuhfeldt Rivera”, ribadisce Floriana Bulfon.

“La vignetta dell’Ambasciata russa contro Repubblica merita una convocazione immediata , non è la prima volta che ci provano, ricordiamo il precedente contro la Stampa di Torino”, ha detto il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti.


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