Mancano poche ore all’appuntamento che sta mettendo a nudo cosa sia, plasticamente, il rigurgito e la nostalgia del fascismo messi in campo apertamente. Il 21 agosto di terrà presso il cimitero di Ravenna la commemorazione del gerarca fascista Ettore Muti, in occasione dell’anniversario della sua morte. Da settimane la Consulta antifascista di Ravenna è scesa in campo sostenendo che ciò “costituisce uno scandalo, chiedendo alle autorità che vi si ponga fine”. Al contrario la massima autorità civile, il Prefetto, ha autorizzato la commemorazione pubblica, nonostante le critiche e i timori che sia, in realtà, una prova di forza.
” Non si tratta più di una visita ad un defunto bensì di una chiara, pubblica manifestazione di esaltazione fascista. – sottolinea la Consulta antifascista di Ravenna – L’evento, divenuto simbolico stante la reiterazione, è da ritenersi antecedente causale idonea a provocare adesioni e consensi alla riorganizzazione di formazioni di stampo fascista in quanto è pubblicizzata, anche dai promotori, sulla rete e sulla stampa ex ante et post. Quest’ anno, in aggravante, si inserisce nel centenario della marcia fascista su Roma che sarà certamente oggetto di iniziative celebranti la dittatura che portò l’Italia alla rovina e che di nostalgico hanno ben poco perché sono chiaramente revansciste”. Il sindaco di Ravenna, come moltissimi osservatori e associazioni, ricordano che l’apologia di fascismo è un reato in Italia e che la nostra Costituzione è antifascista, ma al momento non sono previsti, comunque, divieti o restrizioni alla manifestazione. “Ettore Muti è stato un violento squadrista, segretario del Partito Fascista, protagonista di violenze ed efferatezze anche nella nostra città. – ha detto il sindaco della città di Ravenna, Michele de Pascale – Nel nostro paese l’apologia di Fascismo è un reato. Come può la celebrazione di un fascista non essere considerata apologia di fascismo? La dittatura fascista in Italia è stata sconfitta da partigiani e forze alleate, ma nel mondo, anche oggi, dittature, fascismi e privazioni della libertà sono all’ordine del giorno e quindi la Città di Ravenna, medaglia d’oro al valore militare per la guerra di liberazione, continuerà a tenere viva la memoria e a chiedere con forza che manifestazioni apologetiche del fascismo non vengano autorizzate e i comportamenti illeciti perseguiti”.
Dal 2017 il corpo di Ettore Muti è stato tumulato in un luogo segreto per volere della famiglia ma l’Associazione Nazionale Arditi d’Italia-Anai organizza la commemorazione al cimitero. Per il Prefetto, Castrese De Rosa, quella del 21 agosto è stata annunciato come un corteo silenzioso per deporre una corona e dunque non c’era motivi per dire no.