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Gli irriverenti e candidi Mumin naufraghi sull’isola deserta – Iperborea Ed.

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– Testa o croce?
Testa
Testa! Allora il picnic sarà oggi, decidono il piccolo Mumin e l’amico Sniff.
Ma è prevista una tempesta! Avvisa preoccupato un gruppo di strani e curiosi personaggi – con già in mano gli ombrellini neri.
Ma ormai il dado è tratto, tutta la famiglia si prepara per il picnic, sale sull’elicottero parlante di zia Gianna che puntualmente viene travolto dalla tempesta, che trascinerà tutti su un’isola deserta, senza cibo perché l’elicottero scapperà con il cestino del picnic.

 

Così si apre il quinto volume delle strisce dei Mumin, pubblicate per la prima volta a colori in Italia da Iperborea in una collana molto curata, nel classico formato stretto e lungo, ma usato in orizzontale, che risulta perfetto per le strisce dal ritmo incalzante delle avventure – e disavventure – nelle quali sono coinvolti i bianchi troll dall’aspetto di ippopotami; particolarmente belle e d’impatto sono le tavole finali con gli ingrandimenti delle scene salienti della storia.

I bizzarri Mumin e i loro amici questa volta se la dovranno vedere con la moglie di un ungulato infuriata – giustamente – perché mamma Mumin, per sfamare la famiglia sull’isola deserta, ha cucinato suo marito (alla fine li perdonerà perché “in fondo era un noiosone”); e poi le mummie degli antenati banditi che accendono falsi fari sulla spiaggia, i messaggi nelle bottiglie lanciati da fanciulle rapite da pirati (dai quali però sono affascinate), le navi di pirati naufragati perché attirati dai falsi fari e infine, i salvifici e saltellanti delfini.

Papà, Mamma e il piccolo Mumin, Grugnina, Mimla, Sniff, Tabacco, i lontani parenti Fungarelli e altri strani amici, sono nati dal genio della scrittrice e pittrice finlandese Tove Jansson negli anni della seconda guerra mondiale. In realtà questi curiosi “esseri” aleggiavano nella fantasia di Tove da molto tempo. Lei stessa raccontò che, in seguito ad una discussione con il fratello disegnò sul muro un piccolo troll molto arrabbiato dalle sembianze di un ippopotamo che inizialmente chiamò Snork, e che accompagnò per anni la firma con cui siglava le vignette sui giornali finlandesi.

I Mumin incantano soprattutto per il modo candido con cui esprimono la loro filosofia di vita irriverente e anticonformista, e per come riescono a trascinare, non solo i bambini, nelle loro vorticanti avventure.
Anche se intorno agli anni ‘60 Tove Jansson si stancò di disegnare i Mumin, dedicandosi solo più alla scrittura per adulti, ormai erano diventati celebri (e lei insieme a loro), vincitori di prestigiosissimi premi e, in Finlandia, secondi solo a Babbo Natale.

Tove Jansson
I Mumin e l’isola deserta
Iperborea 2019
euro 12,50

Nella sessa collana:
Mumin e le follie invernali, 2017
Mumin e la vita in famiglia, 2018
Mumin al mare, 2018
Munim in riviera, 2019
Mumin s’innamora, (prossima uscita)

Gli irriverenti e candidi Mumin naufraghi sull’isola deserta – Iperborea Ed.


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