Elezioni politiche 2022: cinque punti per una comunicazione politica e pubblica libera dai discorsi d’odio – Perché questa nostra campagna è più che mai necessaria
Con la chiusura delle liste elettorali da parte di tutte le forze politiche, entra nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022. Ed entra nel vivo anche la campagna della nostra Rete per chiedere a tutti i candidati e a tutte le candidate di fare proprio il vademecum in 5 punti per una comunicazione pubblica e politica libera dai discorsi d’odio.
Consapevoli dei guasti che il discorso d’odio può produrre nel fomentare le discriminazioni e nell’invadere spazi di confronto pubblico e democratico, e come già in occasione delle elezioni amministrative di settembre 2021 e di giugno 2022, riteniamo fondamentale che le forze politiche, e tutte le persone direttamente coinvolte nella campagna elettorale, si impegnino a
- Utilizzare linguaggi rispettosi delle istituzioni e dei cittadini/delle cittadine, con prese di posizione chiare contro le discriminazioni e i discorsi e i crimini d’odio.
- Evitare insulti e espressioni offensive, nonché linguaggi discriminatori o di incitamento all’odio verso individui o gruppi sulla base di caratteristiche razziali, etniche, religiose, sessuali e di genere, o di ogni altra caratteristica personale.
- Non diffondere (direttamente o attraverso le proprie strutture politiche) informazioni false o non verificate su interlocutori/interlocutrici e avversari/avversarie; evitare attacchi personali basati su stereotipi e pregiudizi.
- Creare un dibattito pubblico utile a chi ascolta, e rispettoso verso chi interloquisce; favorire un dibattito pubblico rispettoso nei confronti degli interlocutori e delle interlocutrici.
- Promuovere un utilizzo responsabile dei social network (sia direttamente sia attraverso le proprie strutture politiche), compresa la moderazione dei commenti dei/delle follower e la rimozione di eventuali espressioni d’odio o discriminatorie.
“La campagna elettorale è solo agli inizi – sottolinea Federico Faloppa, coordinatore della Rete – ma già assistiamo a discorsi che incitano al disprezzo e all’odio nei confronti di persone e gruppi di persone additati come minacce solo per fomentare risposte rabbiose da parte dell’elettorato, e per la costruzione retorica di un ipotetico ‘nemico’ da cui doversi difendere. Sarebbe invece doveroso, ancor più in campagna elettorale, promuovere una cultura antidiscriminatoria – che dovrebbe essere patrimonio di tutta la comunità nazionale e di chiunque si candidi alla guida del Paese, come indicato dalla Costituzione – e riportare al centro del dibattito pubblico e dei programmi politici la convivenza e i diritti delle persone.”
Sottoscrivere questi 5 punti è semplice: basta andare sul sito della Rete, alla pagina
Elezioni 2022, un vademecum in cinque punti – Rete contro l’odio (retecontrolodio.org).
Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio