Cara Elisa, un giorno figli e nipoti ci chiederanno: ma davvero?

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Cara Elisa Anzaldo, arriverà un giorno che figli e nipoti leggeranno della polemica accesa da Fratelli d’Italia e Lega contro contro di te; ne sorrideranno stupiti: così trogloditi e permalosi?, chiederanno. Qualcuno di noi farà fatica a spiegar loro che abbiamo vissuto i tempi che viviamo; che hai chiesto scusa per quell’innocente battuta, ed è forse l’aver chiesto scusa l’unica cosa di cui devi scusarti. Ricorderemo, per cercare di far capire che il tempo passa, ma certe cose non cambiano, che in anni ancora più lontani Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello vennero cacciati dalla RAI, per una bonaria battuta nei confronti dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, quella della sedia che viene tolta e il presidente ruzzola a terra. Perché in RAI, a quanto pare, si può anche scherzare coi santi, ma coi politici no. Ci sono sempre plotoni di zelanti censori che ci vogliono ricordare d’essere quello che sono. La solidarietà cara Elisa è scontata e incondizionata. Forza e coraggio.


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