Buon compleanno indimenticata Anna Politkovskaja

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“Impedire a una persona che fa il suo lavoro con passione di raccontare il mondo che la circonda è una impresa impossibile”, Anna Politkovskaja oggi avrebbe compiuto 64 anni: quattro proiettili, in testa e nel corpo, non le hanno impedito di lasciare l’eredità dei valori fondanti del giornalismo d’inchiesta e della libertà di informazione in un paese, la Russia, che in meno di 24 ore ha trovato la colpevole dell’attentato a Darya Dugina e, invece, dopo quasi 16 anni ancora non ha scoperto i mandanti dell’assassinio della giornalista.
Dove sono quelli che avevano chiesto “verità e giustizia” per Anna e oggi tollerano un regime che chiude tutti i giornali e i canali indipendenti e imprigiona la stampa libera? Politkovskaja è stata, è e sarà sempre un riferimento, per la sua sete di verità, il suo racconto imparziale.

“L’unico dovere di un giornalista è narrare ciò che vede con gli occhi e tocca con mano”. Pagando anche con la propria vita per la democrazia, denunciando chi calpesta le persone e i diritti, contro l’apatia, la rassegnazione, l’indifferenza.


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