Quando un treno raggiunge la sua destinazione finale nel gergo dei ferrovieri si dice che il treno è giunto “a destino”. Da qui il nome “A DESTINO” dato al progetto che è stato creato in occasione dell’anniversario della strage di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980 che causò la morte di 85 persone e 200 feriti. 85 viaggiatori volontari, guidati dalla Compagnia Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna, hanno portato a destinazione il viaggio delle vittime. Quegli 85 viaggi rimasero per sempre sospesi nella sala d’aspetto della stazione centrale, dove lo scoppio della bomba impedì loro di portare avanti sogni e progetti di vita. A distanza di 42 anni, quei viaggi hanno raggiunto la loro meta. Prima di partire per le loro mete distribuite su tutto il territorio nazionale e all’estero, i viaggiatori volontari hanno seguito un percorso laboratoriale condotto da Caterina Bartoletti, Nicola Bonazzi, Micaela Casalboni, Vittoria De Carlo, Mattia De Luca, Biljana Hamamdzieva, Andrea Paolucci Teatro dell’Argine Registrazioni audio a cura di Giacomo Armaroli, Micaela Casalboni, Mattia De Luca, Francesco Izzo Vegliante, Andrea Paolucci | Teatro dell’Argine Organizzazione a cura di Martina Antonelli, Jessica Bruni, Gloria Follacchio, Cristina Niro | Teatro dell’Argine Federico Borreani, Vanessa Gregorin, Greta Ortalli | BAM! Strategie Culturali
Il 2 agosto di quest’anno sono partiti con in mano una valigia bianca consumata dal tempo, per donarla ai cittadini e alle cittadine che andavano ad incontrare al momento dell’arrivo. Al loro interno sono state riposte lettere, poesie, riflessioni scritte da ognuno di loro, uomini e donne, viaggiatori e viaggiatrici. Giunti a destinazione hanno scattato una foto dell’arrivo che è stata pubblicata online, in un sito dedicato, insieme a 85 audio-racconti, scritti e letti dai partecipanti al laboratorio come risposta alle domande: “che cosa c’entro io con il 2 agosto? Perché il 2 agosto ci riguarda tutti e tutte? Relativamente agli esiti processuali più recenti o più lontani nel tempo, il viaggio può davvero considerarsi concluso? Adesso che buona parte di quella storia così difficile da ricostruire è finalmente nota, che cosa ho imparato? E cosa posso fare io, come cittadino/a, in questo cammino di verità e giustizia? “.
Il progetto è nato da un’idea della studentessa universitaria Sara Berardi pensato come una risposta concreta che permettesse di concludere il viaggio di chi quel giorno non potrà mai più portare a termine. Per volontà dell’ Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980 con il supporto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G.M.Bertin”, Università di Bologna, Teatro dell’Argine, Cinzia Venturoli, professoressa di storia contemporanea dell’Università di Bologna, esperta delle stragi che colpirono l’Italia e Bologna Federica Zanetti, professoressa di didattica e pedagogia speciale dell’Università di Bologna, esperta di processi di innovazione sociale e cittadinanza attiva Teatro dell’Argine, con la trentennale esperienza nei progetti di cittadinanza attiva attraverso le arti con persone di ogni età BAM! Strategie Culturali, società di consulenza che lavora per organizzazioni culturali, specializzata nello sviluppo e nel coinvolgimento dell’audience.
Nel progetto si spiegano le finalità: «Il 2 agosto 2022, 42 anni dopo, portiamo a termine quel viaggio. Lo abbiamo fatto con un’azione collettiva, un rito teatrale civile che ha visto la partecipazione di persone delle più diverse età ed esperienze, che hanno voluto aiutare quegli 85 viaggiatori e viaggiatrici a terminare il loro viaggio, anzi farlo al posto loro, andando così a chiudere un cerchio e insieme a tenere aperta la memoria oltre che della loro morte, della loro vita e del suo inesausto movimento. E, insieme a queste, terranno aperta e viva la memoria della strage, e del difficilissimo e dolorosissimo percorso che questo evento storico ha dovuto compiere per arrivare, dopo 42 anni, a importanti risultati processuali. Questo viaggio verso la piena verità e giustizia non è ancora concluso e ci implica tutti e tutte, cittadini e cittadine, insieme agli esperti e ai parenti».
Video (1) (il servizio di Stefano Corradino per RAI NEWS 24)
Tra le 85 destinazioni ve ne sono anche alcune che riguardano il Trentino Alto Adige, viaggiatori e viaggiatrici che si stavano recando per lavoro o per le vacanze estive ad Arco in provincia di Trento, Bolzano, Brunico in provincia di, Cavalese, in Trentino, Dobbiaco in provincia di Bolzano, Riva del Garda, Salorno in provincia di Bolzano, Santa Cristina in Val Gardena, provincia di Bolzano. Tra gli 85 volontari figura anche l’attrice bolzanina Anika Schluderbacher. Alle 10. 25 del 2 agosto sul Piazzale Medaglie d’Oro si è svolta la manifestazione commemorativa per le vittime della strage con il triplice fischio del treno che segna l’ora della tragedia a cui è seguito un minuto di silenzio.
Dopo gli interventi di rito da parte dei rappresentanti delle istituzioni (mancava però un esponente del governo) gli 85 volontari e volontarie hanno dato via all’azione corale raggiungendo le mete tra le quali figurava anche la Svizzera e la Germania. Gli 85 audio-racconti sono stati pubblicati e siglano il passaggio del testimone tra i viaggiatori del 2 agosto 1980 e i cittadini del 2022 sarà concluso. Il materiale audio video sono stati consegnati a disposizione dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime, della cittadinanza bolognese e di chiunque voglia ripercorrere le orme e la memoria delle persone e degli eventi. La valigia resterà nelle mani di un cittadino o di una cittadina del luogo di arrivo, affinché il ricordo della vittima, accompagnata simbolicamente a destino, possa continuare a rimanere vivo non solo nella memoria, ma anche nella destinazione in cui la persona sarebbe dovuta arrivare quel 2 agosto 1980. Gli audio-racconti sono ascoltabili sul sito adestino.stragi.it
Il Teatro dell’ Argine si conferma una realtà culturale capace di valorizzare il suo legame con il territorio con una progettualità che rientra nelle politiche sociali affini ad un obiettivo di vera partecipazione democratica a difesa delle istituzioni, a dare voce a chi ha subito ferite e lutti come nella strage della stazione di Bologna. Un impegno che dimostra una volontà precisa: storicizzare gli eventi e depositarne la memoria come valore supremo. Per chi come me ha vissuto a Bologna ed è partito da quella stazione il giorno prima della strage, sa cosa si prova in questo giorno del ricordo e di dolore.
www.rainews.it/video/2022/08/commemorazione-strage-bologna
Le vittime
Antonella Ceci, 19, Angela Marino, 23, Leo Luca Marino, 24, Domenica Marino, 26, Errica Frigerio, 57. Vito Diomede Fresa, 62, Cesare Francesco Diomede Fresa, 14, Anna Maria Bosio, 28, Carlo Mauri, 32. Luca Mauri, 6. Eckhardt Mader, 14, Margret Rohrs, 39. Kai Mader, 8, Sonia Burri, 7. Patrizia Messineo, 18. Silvana Serravalli, 34. Manuela Gallon, 11. Natalia Agostini, 40, Marina Antonella Trolese, 16. Anna Maria Salvagnini, 51. Roberto De Marchi, 21, Elisabetta Manea, 60. Eleonora Geraci, 46, Vittorio Vaccaro, 24. Velia Carli, 50, Salvatore Lauro, 57, Paolo Zecchi, 23, Viviana Bugamelli, 23, Catherine Helen Mitchell, 22, John Andrew Kolpinski, 22, Angela Fresu, 3, Maria Fresu, 24, Loredana Molina, 44, Angelica Tarsi, 72, Katia Bertasi, 34, Mirella Fornasari, 36, Euridia Bergianti, 49, Nilla Natali, 25, Franca Dall’Olio, 20., Rita Verde, 23, Flavia Casadei, 18, Giuseppe Patruno, 18, Rossella Marceddu, 19, Davide Caprioli, 20, Vito Ales, 20, Iwao Sekiguchi, 20, Brigitte Drouhard, 21, Roberto Procelli, 21, Mauro Alganon, 22, Maria Angela Marangon, 22, Verdiana Bivona, 22, Francisco Gómez Martínez, 23, Mauro Di Vittorio, 24, Sergio Secci, 24, Roberto Gaiola, 25, Angelo Priore, 26, Onofrio Zappalà, 27, Pio Carmine Remollino 31, Gaetano Roda, 31, Antonino Di Paola, 32, Mirco Castellaro, 33, Nazzareno Basso, 33, Vincenzo Petteni, 34, Salvatore Seminara, 34, Carla Gozzi, 36, Umberto Lugli, 38, Fausto Venturi, 38, Argeo Bonora, 42, Francesco Betti, 44, Mario Sica, 44, Pier Francesco Laurenti, 44, Paolino Bianchi, 50, Vincenzina Sala, 50, Berta Ebner, 50, Vincenzo Lanconelli, 51, Lina Ferretti, 53, Romeo Ruozi, 54, Amorveno Marzagalli, 54, Antonio Francesco Lascala, 56, Rosina Barbaro, 58, Irene Breton, 61, Pietro Galassi, 66, Lidia Olla, 67, Maria Idria Avati, 80, Antonio Montanari, 86, Davide Caprioli, 20.
Per non dimenticare.
Il percorso laboratoriale e il progetto “A destino” di Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980 con il supporto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna è realizzato in collaborazione con: Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G.M.Bertin”, Università di Bologna Cinzia Venturoli, professoressa di storia contemporanea dell’Università di Bologna, esperta delle stragi che colpirono l’Italia e Bologna Federica Zanetti, professoressa di didattica e pedagogia speciale dell’Università di Bologna, esperta di processi di innovazione sociale e cittadinanza attiva Teatro dell’Argine, con la trentennale esperienza nei progetti di cittadinanza attiva attraverso le arti con persone di ogni età BAM! Strategie Culturali, società di consulenza che lavora per organizzazioni culturali, specializzata nello sviluppo e nel coinvolgimento dell’audience. Si ringrazia Bologna Attiva per aver ospitato il percorso laboratoriale nei propri spazi presso DumBO.
Tutti i viaggiatori e viaggiatrici e le loro mete raggiunte