Il nome viene dalla parola giallo in inglese (yellow) diventando un connubio tra urlare “yell” e “ow” (tipica espressione inglese per esprimere il dolore) un dolore mentale che diviene fisico. Il colore giallo, su mia idea personale, è il colore della mente e della luce: portare alla luce un problema che hanno in molti, ma che per tanti stigmi che persistono non ne fanno parola. È noto che vivere con l’ansia è come vivere dentro un thriller, un Giallo.
Sarà un progetto che partirà con fotografie e disegni, raccontando “artisticamente” i disturbi mentali, l’ansia, la depressione, con l’intenzione di sviluppare il progetto a 360 gradi con musica, video e altri linguaggi. Raccontare, attraverso la mia visione, fatti veri e reali con testimonianze dirette, per dare voce a tante persone che stanno “gridando” ma che purtroppo non vengono capite e ascoltate.