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Strage di Ustica. Il 14 luglio a Bologna per ricordare Christian Boltanski

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Ricorderemo Christian Boltanski il 14 luglio, a Bologna, dinanzi al Museo per la Memoria di Ustica, ad un anno dalla scomparsa. Sarà con noi Christophe Boltanski, nipote dell’artista e autore de “Il nascondiglio”; il testo racconta la storia della famiglia Boltanski e ne verranno letti brani dall ’attrice Elena Bucci; sarà il nostro modo per onorare la memoria di un grande artista, di un grande amico di Bologna e dell’Italia.

Ricorderemo Christian Boltanski: lui che si chiamava Liberte’, per essere nato il giorno della Liberazione di Parigi, è scomparso il 14 luglio, giorno della presa della Bastiglia.

E’ stato uno dei più grandi artisti mondiali di questi ultimi anni, “i segni” del suo passaggio sono disseminati in tutto il mondo.

Ha avuto un rapporto speciale con l’Italia, a Palermo ha occupato le sale del Monte di Pietà e oggi sue opere sono conservate a Palazzo Riso, a Roma è stato ospitato all’ex-Mattatoio (2006 Exit) o e alla Fondazione Volume (2011 Sans fine), poi a Milano all’Hangar Bicocca nel 2005 (ultime notizie) e ancora a Milano nel 2010 con Personne.

E ancora ricorderemo come la sua presenza a Bologna sia iniziata già nel 1997, a Villa delle Rose con Pentimenti che comprende l’opera Les Regards; e poi racconteremo della sua imponente e suggestiva realizzazione, nel 2007, dell’installazione permanente al Museo per la Memoria di Ustica; Boltanski sarà ancora a Bologna nel 2017 con una sua antologica al Mambo titolata : “Anime. Di luogo in luogo”, che rimane la più ampia esposizione organizzata in Italia.

Sempre a Bologna, nello stesso anno, realizzerà l’installazione-performance “Ultima”, un evento concepito tra teatro, musica e arte. La sua esperienza a Bologna si è conclusa con la Laurea ad honorem che l’Università di Bologna gli ha conferito nel 2018.

Christian è stato uno straordinario amico personale dell’Associazione, gli abbiamo chiesto di essere al nostro fianco per aiutarci a fare memoria della tragedia di Ustica.

Nel 2006 ci ha raggiunto a Bologna e dinanzi a quel relitto, ripescato dal mare, ha iniziato a lavorare, a creare, a immaginare un’opera che “dialogasse” con la vicenda dando futuro alle memoria dei nostri cari..

Il Museo per la Memoria di Ustica è diventato sempre più negli anni un luogo di esercizio della memoria, un luogo di struggente intensità emozionale, visitato da centinaia e centinaia di persone, di giovani studenti, di cittadini, italiani e stranieri, luogo che testimonia quanto i linguaggi artistici e culturali contemporanei siano importanti per conoscere e trasmettere attivamente il ricordo delle vicende passate a tutti, specialmente alle nuove generazioni.


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