Giovedì 7 luglio 2022, alle 12.30, in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Avviso Pubblico, è in programma la presentazione dell’XI Rapporto annuale “Amministratori sotto tiro”, riferito agli atti intimidatori e di minaccia censiti dall’Associazione nel corso del 2021 nei confronti degli amministratori locali e del personale della Pubblica Amministrazione in Italia.
Durante la videoconferenza interverrà il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Con la ministra, moderati da Giovanni Tizian, cronista del quotidiano Domani, porteranno i loro contributi Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico; Claudio Forleo, responsabile dell’Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico e curatore del Rapporto, che presenterà i dati relativi al 2021; Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.
Nel 2020 furono 465 gli atti di intimidazione e minaccia censiti da Avviso Pubblico. Ancora una volta, i dati che emergono dal Rapporto 2021 raccontano uno scenario non degno di un Paese civile, con sindaci, consiglieri e dipendenti pubblici quotidianamente minacciati, aggrediti e denigrati.
«Gli amministratori locali continuano ad essere sotto tiro in tutte le regioni d’Italia», anticipa Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico. «Fare l’amministratore pubblico – prosegue –, oltre che difficile, sta diventando sempre più pericoloso. Le distanze tra Centro-Nord e Sud si stanno progressivamente assottigliando. Si minacciano sia gli amministratori in carica, in particolar modo i sindaci, sia chi si candida a ricoprire un incarico pubblico. E questo non è un bel segnale per la qualità della nostra democrazia, che già registra un tasso preoccupante di astensionismo oltre che una crescente difficoltà a dare vita a liste di candidati in vista delle elezioni amministrative».
Emerge dai casi censiti nel 2021 un notevole aumento delle intimidazioni nei territori con una chiara presenza mafiosa: il 20% degli Enti locali censiti da Avviso Pubblico nel 2021 come teatro di minacce agli amministratori locali hanno subito uno o più scioglimenti in passato.
«Ma non ci sono solo le mafie. La distanza che separa cittadini e Istituzioni locali finisce, sempre più spesso, per alimentare un dissenso che esonda però nell’intimidazione», rilevano gli organizzatori.
All’interno del report, oltre ai dati curati da Avviso Pubblico, sono presenti il contributo del presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti e del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga.