Alla fine il valzer di nuove nomine alla Rai c’è stato e il consiglio di amministrazione dell’azienda ha dato il via libera, seppure a maggioranza, alle decisioni dell’Ad Fuortes. Ad eccezione di due consiglieri, uno è quello eletto dai dipendenti, il resto del Cda Rai non ha avuto nulla da dire riguardo a spostamenti nelle direzioni di genere e di testata decisi senza alcun apparente motivo editoriale o industriale.
Cambi repentini di Direzioni che si portano dietro piani editoriali e progetti approvati dall’azienda e non realizzati o realizzati solo in parte.
Direttrici e Direttori nominati solo sei mesi fa vengono di nuovo spostati con assegnazioni che non appaiono indirizzate allo sviluppo della Rai ma a rispondere ad equilibri politici o di partito.
All’amministratore delegato chiediamo di occuparsi delle priorità: varare al più presto il piano industriale, fare chiarezza sulle risorse per sostenerlo, dire cosà farà nella delicata partita che riguarda la vendita di Rai Way e affrontare con urgenza la questione del canone che potrebbe finire fuori dalla bolletta elettrica.