Nuova presidente della federazione internazionale dei giornalisti. E un nuovo appello per Assange

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E’ la francese Dominique Pradalié la nuova presidente della federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) che riceve il testimone dal collega marocchino Younes Mjahed. Pradalié fa parte del sindacato giornalisti francese e sarà affiancata in questi 4 anni di lavoro da un board composto dalla vicepresidente esecutiva Zuliana Lainez (Perù), da Nasser Abu Baker del sindacato giornalisti della Palestina e da Sabina Inderjit, rappresentante dei giornalisti indiani. A completare il quadro è Jim Boumhela, confermato tesoriere della federazione mondiale dei giornalisti al lavoro per il 31esimo congresso in corso a Muscate, Oman.

La seconda giornata del congresso omanita ha ospitato la testimonianza di Jennifer Robinson, legale del giornalista Juliane Assange che dal 2019 è detenuto nel carcere di Belgrash nel Regno Unito,

“Ringrazio le migliaia di persone, che, in molti paesi, si sono mobilitate perché Julian Assange non sia estradato negli Stati Uniti, dove rischia fino a 175 anni di carcere. E’ necessario insistere con questa azione, perché è in gioco la libertà dell’informazione”. La sua è una richiesta a insistere con iniziative, come quelle che si sono svolte anche in Italia, per impedire un’estradizione che rappresenta “una negazione del diritto a informare ed essere informati, come garanzia di democrazia”. L’avvocata ha raccolto il pieno sostegno di tutti i giornalisti e le giornaliste, espresso dal segretario generale Ifj Anthony Bellanger. L’Ifj aveva già lanciato un appello, il 19 aprile, sottoscritto da molte associazioni, tra cui la Fnsi, perché gli Stati Uniti ritirino la richiesta, anche alla luce della direttiva europea sulla protezione degli informatori che tutela chi, con le sue segnalazioni, contribuisce al diritto dei cittadini ad essere informati.


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