Ius Scholae, ci siamo quasi. Quel diritto negato a un milione di ragazzi

0 0

Un milione di ”quasi-italiani” aspetta di liberarsi da quel ”quasi”. Sono i figli di immigrati nati o cresciuti in italia, a cui la legge dello Ius Scholae potrebbe finalmente riconoscere la nazionalità alla fine di un ciclo scolastico. Ragazze e ragazzi che hanno già appreso la nostra cultura  (valori, gusti, comportamenti, vizi) per assorbimento esistenziale, a prescindere dal diverso colore della pelle, forma degli occhi o natura dei capelli. Eppure la destra (FdI e Lega) si mette di traverso. Non per questioni di principio come vuol far intendere con goffe argomentazioni, ma per puro calcolo di potere. Infatti questi giovani difficilmente voteranno chi li ha osteggiati da sempre e questa massiccia immissione di voti a sinistra preoccupa Meloni e Salvini. Che tra l’altro temono si prosciughi l’abbondante fonte di paura che zampilla da questo tema nelle campagne elettorali, con lo spettro di invasioni e perfino sostituzioni etniche a danno della ”purezza della razza”, concetto non menzionabile esplicitamente, ma sempre alluso. Non troverete mai un leader di destra dire ”non abbiate paura”: loro ci campano con la paura. Ma questa immissione di nuove energie civili nel Paese non potrà che migliorarlo.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21