I genitori di Mario Paciolla, il cooperante Onu di soli 33 anni morto in Colombia in circostanze mai chiarite, hanno incontrato il Presidente della Camera, Roberto Fico, che ha ribadito il suo impegno nel continuare a cercare verità e giustizia per un giovane che stava lavorando in un Paese difficile. Troppi i misteri e le anomalie attorno alla sua morte. I genitori e un vasto movimento nato a Napoli chiedono da tempo che sia fatta piena luce, un percorso sostenuto da Articolo 21 e dalla Fnsu. La storia di Paciolla, insieme a quella di Giulio Regeni è stata ripercorsa giovedì nel corso della rassegna di cinema della Cervelletta promossa dai ragazzi del cinema America. Non si tratta solo di chiedere verità ma di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione delle istituzioni italiane per esercitare una giusta pressione sulla Colombia affinché collabori su despistaggi, silenzi, omissioni.
“Grazie al Presidente Roberto Fico, siamo certi che le sue parole siano state di vicinanza e di profondo rispetto per Mario e la sua famiglia. Speriamo che le indagini portino presto alla verità, le Istituzioni dovranno sempre esserci, la vita di Mario e le circostanze sospette della sua morte, lo richiedono”, ha detto l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia, presente all’incontro a Montecitorio.