Molti – me compreso – criticano l’ONU per il diritto di veto di pochi Stati. Ma nella UE, questo problema è persino peggiore, perché con il principio dell’unanimità, tutti i membri hanno il diritto di veto. Così basta che il ”pio” Orban s’impunti per salvare il patriarca russo e un intero pacchetto di sanzioni si blocca all’istante, finché il riottoso autocrate ungherese non viene accontentato. La regola del voto all’unanimità è un indicatore di fragile coesione di un consesso, dettata dalla diffidenza reciproca dei suoi soci. Una condizione comprensibile nella fase iniziale dell’UE. Ora, non più.