BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Congresso IFJ in Oman, accolta la mozione della FNSI per verità e giustizia a Giulio Regeni

0 0

Profondo disappunto per il rifiuto del governo egiziano di collaborare nella ricerca della verità sull’uccisione di Giulio Regeni e pieno sostegno alle iniziative della FNSI e all’attività di inchiesta dei giornalisti italiani per far luce sulle responsabilità della sua morte. Il Congresso della Federazione internazionale dei giornalisti, tenutosi a Muscat, capitale dell’Oman, ha accolto all’unanimità la mozione presentata dalla delegazione della Federazione nazionale della stampa italiana, accogliendo l’appello per giungere alla verità e fare giustizia sulla morte del giovane ricercatore dell’Università di Oxford, torturato e ucciso al Cairo sei anni fa.

Il Congresso mondiale si è aperto nel ricordo di Shereen Abu Ablek, la giornalista palestinese di Al Jazeera, rimasta uccisa durante un raid della polizia israeliana. Pieno sostegno anche alla battaglia contro l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti. Le assise dei giornalisti di tutto il mondo hanno condiviso l’appello dell’avvocato Jennifer Robison, intervenuta in aula, che ha ricordato che Assange rischia fino a 175 anni di carcere.

La sua estradizione negli Stati Uniti – ha detto – rappresenterebbe la negazione del diritto di informare e di essere informati”. Insieme con i colleghi di Inghilterra, Francia, Spagna, Usa e Canada, inoltre, i giornalisti italiani hanno promosso un documento, approvato all’unanimità, di condanna del governo russo per la repressione e la censura messa in atto nei confronti dei media e dei giornalisti russi che cercano di raccontare l’invasione dell’Ucraina senza aderire alla narrazione gradita a Putin e alle autorità del loro Paese.

Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, è stato riconfermato nel comitato esecutivo dell’Ifj.

Il Congresso mondiale – osserva – è stato come sempre un importante momento di confronto e di condivisione di esperienze. In una fase di difficoltà per l’informazione in tutto il mondo, l’Italia, con alcune mozioni approvata all’unanimità, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere i giornalisti e il loro lavoro da violenze, minacce e intimidazioni. Fondamentale, per la Fnsi, è adottare in ogni Paese misure efficaci per migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni e per rafforzare diritti e garanzie. Una stampa libera e pluralista è garanzia di buona qualità della democrazia”.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21