Non è lo Stato a mettere le mani nelle tasche degli italiani con le tasse, ma chi le evade e borseggia gli onesti. Tra questi 19 milioni di evasori (fonte Agenzia Entrate) c’è di tutto: il fallito causa covid e il furbo col suv, che lavora solo in nero. Il problema potrebbe essere risolto consentendo al Fisco di incrociare i dati e fare controlli con più personale, ma i milioni di evasori votano e premiano chi li protegge. Come fa la destra specializzata nella ”tutela dei furbi”, che ricambiano elettoralmente.
Salvini poi ha fatto della perdonanza dell’evasione la sua missione, predicando ”pace fiscale”, definizione irenica e ironica dell’ennesimo maxi-condono. Tanto poi chi paga lo si trova sempre tra salariati e pensionati. E se proprio non basta, si va tutti al ristorante Debito Pubblico, dove si mangia gratis, mettendo in conto a chi oggi va all’asilo. Il risultato è la scarsità dei servizi pubblici. E se chiedi il perché di tanta inadeguatezza, la risposta è sempre quella: ci vorrebbe più personale e più mezzi, ma non ci sono i soldi. Quando si diffonderà la consapevolezza che chi evade procura sofferenza, i furbi inizieranno a vergognarsi.
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