ROMA – Il festival dei Tulipani di Seta Nera – che ha l’obiettivo di promuovere il lavoro di giovani autori, che con le proprie opere cinematografiche sanno mettere in evidenza “non il semplice racconto di una diversità, ma l’essenza della diversità, sapendola soprattutto valorizzare” – nell’arco delle sue quindici edizioni è cresciuto e ha visto l’intervento di ospiti sempre più autorevoli. All’inaugurazione sul palco si sono avvicendati il Ministro per il lavoro Andrea Orlando e il Ministro per la disabilità Erika Stefani, che hanno fatto sentire la presenza delle istituzioni a sostegno della creatività di giovani, validi, autori impegnati in questo perimetro. Il dibattito sulla sicurezza sul lavoro e quello sulla disabilità sono stati al centro della prima giornata. Molti i filmati, le clip, i premi. In particolare il Ministro Orlando ha sottolineato: “Tenere alta l’attenzione sul tema del lavoro è un modo per stimolare le forze sociali, le coscienze, le forze politiche, le istituzioni e i singoli cittadini, magari, a chiedere di più. Quello che c’è da fare lo sappiamo: prevenzione, formazione e repressione, un aspetto che non va sottovalutato” – aggiungendo – “stiamo investendo molto sulla formazione, anche attraverso il Pnrr, e stiamo collaborando con il ministero dell’Istruzione, perché i rischi nei luoghi di lavoro vanno conosciuti prima di diventare lavoratori”. Il vincitore del premio “Sorriso INAIL” con l’opera “Morire di lavoro” è stato il regista Daniele Segre. Il ministro per le disabilità Erika Stefani ha consegnato il premio Sorriso Ente nazionale Sordi alla giovanissima protagonista de “Il rumore del mare” di Enza Lasandra. Arguto, sintetico e divertente il cortometraggio di Lorenzo Maugeri, sulla fugacità della nostra vita, dal titolo preso in prestito da Quasimodo “Ed è subito sera” ha vinto il premio “Il miglior sorriso nascente”.
Tra le presenze da segnalare, venerdì 6 maggio Anna Safroncik, l’attrice nata a Kiev e naturalizzata italiana, e il noto attore Neri Marcoré, entrambi testimonial dell’evento e del Premio Sorriso Rai Cinema Channel, promosso in collaborazione con Rai Cinema e Rai per il Sociale, premio che ogni anno gratifica l’opera che ha totalizzato il maggior numero di visualizzazioni sulla piattaforma Rai Cinema Channel. Sul palco anche l’attuale direttore di Rai per il Sociale Giovanni Parapini e colui che gli subentrerà Roberto Natale, il quale ha spiegato come la prossima definizione del settore sarà quella di Rai per la Sostenibilità, termine che include non solo l’interesse ecologico ma, ovviamente, l’attenzione al sociale. Il premio Sorriso Rai Cinema Channel 2022 per la sezione cortometraggi è stato assegnato ex aequo ad Anna, storia di una donna colpita da Alzheimer di Vincenzo Palazzo; e a Pappo e Bucco, due vecchi clown che vivono insieme finché uno dei due chiede all’altro di interrompere la sofferenza della sua malattia, di Antonio Losito.
E ancora il premio Sorriso Rai cinema Channel 2022 per la sezione Digitale Socialclip è stato assegnato a Filtro, di Giuliano Crupi, con la regia di Federico Facioni, un inno alla diversità che mette in discussione la mistificazione dell’identità a mezzo social. Il documentario più visto sulla Piattaforma del Cinema Sociale, che vince il premio Sorriso Rai Cinema Channel della categoria, è Documento di Marco Iermanò: storia di un giovane regista invitato in una scuola media della periferia romana che, attraverso lo sguardo dei bambini, riflette sulla violenza sulle donne, sul razzismo, l’intolleranza. Il premio Sorriso Rai Cinema Channel 2022 per la sezione DigitalSerie va a “Gli estremi rimedi” di Francesco Francio Mazza, con umorismo sottile, ambientato durante la pandemia, evidenzia l’identità dell’italiano medio.
Molte e belle le clip musicali in gara. Il video musicale Guernica, di Cristiano Turrini, con la regia di Daniele Barbiero, ha vinto il premio per la miglior regia. “Seta” di Elisa, che è interprete e regista insieme ad Attilio Cusani, ha conquistato il premio Miglior Over. Oh Mama Mama, di Nino Wolf per la regia di Andrea Aglieri, è stato vincitore del premio Miglior Musica. Il terzo giorno è continuata la lunga sfilata dei cortometraggi, con gli stakanovisti componenti della giuria cosiddetta di VariEtà – giuria di ampio respiro cinematografico, composta da membri del mondo del cinema, della carta stampata, delle maestranze, della società civile – sempre al loro posto per assegnare i voti, con i vicepresidenti di Giuria Catello Masullo e Paola Dei puntuali nelle loro recensioni. Il cortometraggio Il vestito di Maurizio Ravallese ha vinto sia il premio Miglior Fotografia che il premio Miglior attore per l’interpretazione di Danilo Arena. Premiato il cortometraggio Il viaggio, di Juan Pablo Etvheverry e Fabio Teriaca, come miglior cortometraggio di animazione. Leo Gullotta, che nel short film di Dino Lopardo “Vecchio” colpisce per la sua metamorfosi straordinaria, ha vinto il premio per il miglior attore. Infine le digital serie, delle quali per brevità menzioniamo, There Is No ‘I’ In Island di Rebecca Thomson premiata per “L’opera più originale”.
Segue una quarta giornata con gli infaticabili creatori e conduttori del festival Diego Righini e Paola Tassone, la quale pur essendo in dolce attesa è rimasta, tutti i giorni e per tutto il tempo, fedele alla sua postazione.