Dieci minuti dopo l’inizio dell’incontro di calcio, l’arbitro è stato costretto ad interrompere la gara per gli incidenti sugli spalti e per l’invasione di campo di alcuni facinorosi, «ma a casa nessuno ha potuto vedere nulla», denunciano i rappresentanti sindacali, che chiedono l’intervento dell’Agcom.
«Ancora una volta la regia unica impedisce ai cittadini ed ai telespettatori di essere informati». Lo denuncia l’Esecutivo Usigrai che, in una nota, spiega: «È accaduto al Picco di La Spezia dove, dopo dieci minuti dall’inizio dell’incontro di calcio tra Spezia e Napoli, l’arbitro è stato costretto ad interrompere la gara per gli incidenti sugli spalti tra le tifoserie e per l’invasione di campo di alcuni facinorosi. Purtroppo però a casa nessuno ha potuto vedere nulla. Né ai giornalisti presenti in tribuna stampa è stato consentito di documentare quanto accaduto (così come imposto dalle norme introdotte dalla lega calcio all’interno degli stadi)».
Per i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico, «è l’ennesima conferma di come la regia unica imposta dalla lega calcio durate le partite di serie A e B impedisca il corretto esercizio del diritto di cronaca. I cittadini – incalzano – devono essere informati. Non è più tollerabile che un diritto costituzionalmente garantito possa essere sistematicamente violato in ossequio a logiche di natura commerciale. Auspichiamo un intervento dell’AgCom per verificare il rispetto delle sue delibere sulla necessità di garantire “il libero e completo esercizio del diritto di cronaca agli avvenimenti che accadono all’interno degli impianti sportivi”».