‘E’ un gesto che purtroppo lascia poco spazio all’immaginazione: una chiara minaccia di morte a me indirizzata, un gesto gravissimo al quale ho reagito presentando immediatamente denuncia presso le forze dell’ordine, che da subito si sono attivate per individuare il colpevole’.
Si tratta di una busta contenente un bossolo di proiettile: è quanto ricevuto nei giorni scorsi dall’avvocato modenese Elisabetta Aldrovandi, da anni in prima linea per sostenere le vittime di violenza tra le mura domestiche. A trovare la missiva minatoria nel proprio giardino è stata una donna reggiana assistita da Aldrovandi per una vicenda di atti persecutori che la vede vittima e a sua volta destinataria, a marzo, della stessa busta contenente tre bossoli.
‘Alcune settimane fa, di rientro da un viaggio, una cliente che assisto da alcuni anni mi ha comunicato di aver ricevuto una busta a me destinata – racconta Aldrovandi – c’era scritto il mio cognome seguito dalla qualifica di “avvocato”con un epiteto molto volgare a me diretto. La busta conteneva un bossolo di proiettile. Recuperato il tutto, ho immediatamente sporto denuncia e so che sono partite le indagini e gli accertamenti sul contenuto’.
La denuncia è contro ignoti, ma ci sono indizi che restringono il cerchio dei probabili responsabili, anche se ovviamente non posso sbilanciarmi. Entrambe le buste, però, riportavano un logo che può essere di aiuto nella ricerca del colpevole’.
L’avvocato e presidente dell’osservatorio nazionale sostegno vittime spiega che la sua cliente vive da anni una situazione di profonda sofferenza a causa di condotte ripetute e gravi che si presume siano poste in essere da un uomo e che a oggi non hanno trovato adeguata tutela. ‘Ultimamente abbiamo intrapreso nuove azioni – sottolinea -, e forse c’è un nesso causale con ciò che è successo.