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L’associazione per il rinnovamento della sinistra piange la scomparsa di Carlo Smuraglia

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L’Associazione per il rinnovamento della sinistra si unisce al cordoglio dell’Associazione nazionale partigiani e dei familiari e degli amici per la scomparsa del carissimo Carlo Smuraglia. Sapevamo che da tempo la sua salute vacillava, ma ciò non diminuisce il nostro dolore.

Perdiamo, infatti, una personalità di grande valore politico, civile, accademico e umano.

Partigiano, antifascista per le profonde convinzioni democratiche maturate fin dalla adolescenza marchigiana, Smuraglia divenne prestissimo un protagonista assoluto dell’azione progressista nei diversi ruoli che ha ricoperto. Assessore alla giustizia della provincia di Pisa  dal 1947 al 1960, trasferitosi a Milano dove è stato professore ordinario di diritto del lavoro all’Università Statale nonché avvocato difensore – tra l’altro- dei giovani studenti de La zanzara, dei partigiani accusati di qualche reato, delle vittime dei fatti di Reggio Emilia e della fuga di diossina a Seveso, della vedova di Giuseppe Pinelli. Per citare qualcuno dei casi seguiti.

E sempre nel capoluogo lombardo ricoprì la funzione di consigliere regionale della Lombardia, di cui dal 1975 al 1978 fu vicepresidente. E poi venne l’esperienza di componente del Consiglio superiore della magistratura dal 1986 al 1990. Successivamente fu senatore per tre legislature del PDS e dei DS dal 1992 al 2001, presiedendo la commissione lavoro.

Infine, forse l’incarico cui ha tenuto maggiormente, dal 2011 al 2017  è stato presidente dell’ANPI.

Proprio nella conduzione dell’associazione dei partigiani è emerso fino in fondo lo spirito originario di Carlo Smuraglia: partigiano sempre.

Vogliamo sottolinearne anche la vicinanza sempre mostrata verso l’ARS, alle cui iniziative spesso ha aderito.

Lo ricordiamo come riferimento importante per tutte e tutti coloro che hanno a cuore la vita democratica.


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