18 materassi per terra, un binario che attraversa il palco e del fumo. Roberto Latini entra in scena in mutande, indossando una giacca. Tiene un’asta con un microfono, che a volte utilizza come fosse una stampella. I suoi movimenti sono nevrotici, a volte frenetici altre eccessivamente lenti, ma sempre giustificati. Come sottofondo una musica elettronica, rumori di treni e di passanti. Dopo qualche minuto, anche senza conoscere la sinossi di In Exitu, si capisce di stare nei pressi di una stazione, dove il protagonista non viaggia ma appunto staziona, ai margini della società civile.
E così il tossicodipendente Riboldi Ginoci racconta ricordi ed episodi della sua vita, utilizzando una lingua dal sapore sconosciuto che sembra creata sul momento. Latini infatti si appropria del romanzo di Testori (del 1988) masticandolo e sputandolo con un’energia cangiante nel corso dello spettacolo: a volte risulta aggressivo, altre ermetico o addirittura tenero, quasi da sembrare un bambino sperduto. La lingua di Testori/Latini è intessuta di italiano, dialetto milanese, latino, neologismi e parole troncate, ma a dispetto dell’apparente disomogeneità risulta sempre comprensibile e coerente. Questa invisibile struttura diventa il faro per illuminare un altro livello di realtà, solitamente inaccessibile perché occultato dalla retorica della buona educazione e del quieto vivere.
Il gesto teatrale di Latini, mai eccedente il confine di necessità, risulta organico e, unito all’inventiva di Testori, crea uno spazio rituale in cui lo spettatore/ice può lasciarsi trasportare con fiducia ed attesa. Ricordiamo che Latini si è formato nella scuola di recitazione Mulino di Fiora di Perla Peragallo, che assieme a Leo De Berardinis, è stato uno dei nomi più importanti del teatro d’avanguardia dalla fine degli anni ’60. Dalla stessa scuola sono usciti artisti come Ascanio Celestini, Ilaria Drago, Valentina Capone etc.
In-exitu è l’occasione giusta per godere della performance attoriale di Roberto Latini e allo stesso tempo (ri)scoprire uno scrittore poliedrico e geniale come Testori, purtroppo messo in scena raramente, forse a causa della complessità del suo linguaggio che lo rende poco appetibile.
IN EXITU
Tratto dall’omonimo romanzo di Giovanni Testori
Adattamento, interpretazione e regia: Roberto Latini
Musiche e suono: Gianluca Misiti
Direzione tecnica: Max Mugnai
Collaborazione tecnica: Riccardo Gargiulo, Marco Mencacci, Gianluca Tomasella
Produzione: COMPAGNIA LOMBARDI – TIEZZI
Con la collaborazione di: ARMUNIA FESTIVAL COSTA DEGLI ETRUSCHI, ASSOCIAZIONE GIOVANNI TESTORI, NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA
Con il contributo di MiBAC e REGIONE TOSCANA
In Exitu – Lo spettacolo di Roberto Latini tratto dall’omonimo romanzo di Giovanni Testori