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Il prossimo Giro d’Italia inizierà da Mosca?

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E’ passato in sordina l’avvio del Giro d’Italia in Ungheria. Non sono un appassionato di ciclismo, ma ritengo irresponsabile coinvolgere in un evento così mediatico un governo sotto procedura UE per la violazione dello stato di diritto. Orban ha imbavagliato la stampa, rimosso giudici e pubblici dirigenti indipendenti, emarginato politici di opposizione, perseguitato minoranze sessuali. Era il partner peggiore per lanciare la più importante gara ciclistica nazionale, ma aveva un grande pregio: essere amico di Salvini (e della Meloni) e questa partenza fu decisa dal Governo di cui faceva parte la Lega.

In più, questi autocrati sono generosi quando si tratta di rifarsi l’immagine rovinata dagli abusi. E i nostri dirigenti sportivi non vanno tanto per il sottile se c’è da assecondare un politico influente. Anzi, la processione di bici farà persino un ”inchino” ad Orban, con un traguardo volante posto a Székesfehérvár, sua città natale. Allora viene un dubbio: vuoi vedere che il prossimo anno il Giro inizierà da Mosca?

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