Giulietti (Fnsi) interviene sull’ipotesi di depistaggio russo. “I Servizi facciano i nomi”

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Un dettagliato articolo su Repubblica parla della possibile “infiltrazione” della Russia nella comunicazione in Italia relativa alla guerra e al regime di Mosca. Una vicenda su cui è intervenuto con una nota il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti. “Giuliano Foschini e Tommaso Ciriaco sono due cronisti seri e credibili. Oggi, su Repubblica, hanno rivelato che i servizi italiani sarebbero molto preoccupati per eventuali opinionisti pagati dall’Ambasciata russa con l’obiettivo di promuovere pestaggio e depistaggio mediatico. – sottolinea Giulietti –  Ci auguriamo che i servizi , o chi per loro, vogliano rendere pubblici i nomi, consentendo il diritto alla replica e prima che il sospetto travolga tutto e tutti. Questo, per consentire all’Ordine e agli istituti di garanzia di svolgere tutte le indagini possibili e doverose. Naturalmente ci auguriamo che vengano resi noti i nomi di chiunque, tradendo ogni norma deontologica, riceva compensi da strutture riservate o da ambasciate”.
La Fnsi da mesi è impegnata nel chiedere massima trasparenza e attenzione nella narrazione della guerra in atto e ha partecipato, con altre associazioni tra cui Articolo 21, al presidio sotto l’Ambasciata russa la scorsa settimana, ricordando il bavaglio imposto da Mosca sui giornalisti “da molto tempo”.
(Nella foto il sit in della scorsa settimana nei pressi dell’Ambasciata russa a Roma)


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